Lavorare a maglia può sembrare un lavoro noioso e da nonne, ma in realtà può riservare numerose soddisfazioni.
Il lavoro a maglia è una antichissima arte che si realizza con strumenti chiamati ferri o aghi. Si tramanda di generazione in generazione e fino al XIX secolo era un’attività economica rilevante e portata avanti soprattutto dagli uomini.
Nel lavoro a maglia bisogna utilizzare entrambe le mani e avere moltissima pazienza.
Gli strumenti di base sono i ferri, che si possono trovare di diversi materiali come: acciaio, alluminio anodizzato, alluminio verniciato, plastica, acrilico (plexiglas), fibra di carbonio, bambù e legno.
Oltre al materiale, i ferri possono essere divisi in tre categorie:
• ferri dritti, a una punta, lunghi da 20 a 80 cm, con una punta a un’estremità e un fermo all’altra. Vengono utilizzati per i pezzi base da lavorare separatamente;
• ferri a due punte o gioco di ferri, composti di set di 4 o più ferri, lunghi dai 15 ai 40 cm e con punte a entrambe le estremità, vengono usati per lavorare capi in tondo, senza dover fare cuciture;
• ferri circolari, costituiti da due corte punte collegate da un cavo flessibile e lunghi dai 20 ai 150 cm, per realizzare lavori di forma tubolare. Il ferro circolare può anche essere utilizzato per realizzare i capi a più pezzi; inoltre, è indicato per lavorare capi di dimensioni molto vaste.
Per il lavoro a maglia, si possono usare diversi tipi di filato:
quelli derivati da fibre vegetali: lino, cotone, canapa, juta, agave, cocco, bambù;
quelli derivati da fibre animali: lana, seta, alpaca, cammello, angora (che è un tipo di coniglio), bue muschiato (quivut), bisonte;
quelli artificiali, derivati da materiali naturali vegetali o animali ma trattati chimicamente per trasformarli in fibra tessile: il Rayon o Viscosa, la fibra di latte, la soya, alcuni tipi di alga o le bucce di banana;
le fibre sintetiche: poliammide, poliestere, nylon, acrilico.
Come lavorare a maglia
Per prima cosa bisogna imparare a tenere il filo sulle mani. Affinché il filato scorra sul ferro in modo continuo, fatelo passare sopra e sotto alle dita, lasciando i polpastrelli liberi di manipolare i ferri e allo stesso tempo anche il filo. Per finire, arrotolare il filo intorno al mignolo, questo assicurerà una presa più solida.
Per iniziare, essendo alle prima armi è consigliato imparare a tenere il ferro libero, così da semplificare il lavoro di apprendimento. Quindi, con la mano destra, prendete un ferro, tenetelo sotto la mano come fosse un coltello, e incastrate l’estremità sotto il braccio. Prendete l’altro ferro con la mano sinistra.
Avviare una lavorazione
Una volta procurati i ferri e i filati, è possibile iniziare a lavorare la vostra maglia. Esistono varie tipologie di avvio: a due ferri, con il pollice e ad asola.
Il primo, l’avvio con due ferri crea un bordo robusto simile a una corda. L’avvio con il pollice utilizza un solo ferro ed è molto versatile. Infine, l’avvio ad asola anche utilizza un solo ferro, è semplice e utile per gli occhielli.
Per creare la prima maglia occorre formare un nodo scorsoio sul ferro. Quindi andate a formare un anello con il filo, fate passare all’interno la parte che rimane dietro e inserite il ferro.
Tirate un capo per stringere il nodo, quindi tirate delicatamente l’altro capo nel filo per chiudere il nodo sul ferro.
Una volta fatta la prima asola, consigliamo di proseguire con l’avvio ad asola semplice che consiste nel tendere il filo nella mano sinistra, e avvolgere un anello intorno al pollice. Inserire, poi, il ferro nell’anello, fare scivolare fuori il pollice e tirare delicatamente il filo realizzando una maglia sul ferro.
Proseguendo in questo modo, creerete un’intera sciarpa (è la produzione più semplice) per i vostri bambini e/o nipoti