Dire no: regole ed educazione

Imparare a dire no è la prima regola che devono imparare i neogenitori per affrontare al meglio l’educazione dei propri figli.

Spessso i genitori non riesco a dire no ai propri figli a causa della paura di non essere amati. Crescere un figlio senza regole, senza sentirsi mai negare ogni desiderio, tuttavia, può essere allo stesso tempo anche molto deleterio per la sana crescita del piccolo.

Ogni no pronunciato, non deve essere seguito da coccole al bambino, ma deve essere pronunciato con fermezza, per riuscire a far capire dal solo tono della voce, la motivazione di quel no. Di certo, non sarà un gelato o un dono negato a far dubitare vostro figlio del vostro amore per loro.

Se il bambino dopo la negazione ricevuta, inizierà ad avere reazioni esagerate, non dovete di certo aver timore. Se imparate a dire no, con parsimonia, il bambino capirà da solo che non servirà in futuro fare inutili lagne e lamentele sperando in un possibile ascolto.

Oltre che dire no, è tuttavia essenziale imparare anche ad ascoltare i bisogni dei figli per fargli capire che nonostante i rifiuti, hanno dalla loro parte l’affetto dei genitori.

Per dire un no perfetto che abbia l’effetto desiderato ci sono alcune varianti da tenere in considerazione:

Tono della voce: Quando pronunciate il no il vostro tono di voce deve essere calmo e pacato e non alto e nervoso. La reazione del bambino infatti deriva anche dal tono di voce in cui vengono sgridati.

• Contatto visivo: Mentre si rimprovera il bambino, bisogna guardarlo negli occhi con sguardo serio.

• Spiegazione: bisogna dare sempre una spiegazione legata al rimprovero, tuttavia, misurata in base all’età. Un esempio può essere: “no, perché altrimenti cadi e ti fai male“.

Dare il primo esempio: Mai urlare, dire parolacce, litigare e altre effrazioni a regole che sono state imposte ai figli. È molto importante dare per primi l’esempio.