I due anni rappresentano sempre un giro di boa per i genitori, ma anche per i ragazzi. Rappresentano una delle tappe evolutive obbligate che conducono all’indipendenza futura.
I due anni sono il momento in cui il bambino scopre di essere un individuo separato dalla madre e di avere una personalità e desideri propri. Sono quel periodo dei NO che i bambini attraversano tra i 18 mesi e i 3 anni, in cui diventano testardi e capricciosi, che manifestano spesso crisi e pianti inconsolabili.
Non è però da vedere questo passaggio, come una scarsa educazione che non siete stati capaci di insegnare ma solo come un passaggio obbligato della sua crescita e indipendenza.
In questa fase di crescita, il bambino inizia a scoprire ciò che produce in lui delle emozioni che ancora fatica a controllare, infatti, molto spesso i bambini che si trovano nei fatidici due anni non capiscono ancora cosa desiderano o non sanno esprimere i loro bisogni e necessità.
Per sopravvivere a questa fase dunque è importante limitare i divieti poiché il bambino tenderà a rispondere con disapprovazione e con comportamenti oppositivi. Negli altri casi, quando dobbiamo rispondere negativamente, dare sempre una spiegazione.
Essendo una fase di conoscenza e crescita è importante non imporre dei limiti ma lasciamolo libero di sperimentare e avventurarsi nel mondo.
Durante i primi due anni, il bambino inizia ad allenarsi per imparare a gestire la frustrazione e controllare la rabbia, impiegherà quindi del tempo per imparare a padroneggiarle. Se quindi, capita che alcune volte il bambino si ritrovi in situazioni spiacevoli, o debba chiedere scusa per un’azione commessa sbagliata, è altresì importante insegnare anche il valore di uno “scusa”. A volte capita che qualcuno non sia capace di esprimersi a voce, può farlo anche con un abbraccio, un bacino, una stretta di mano, una carezza.