Credo che i bambini di oggi siano molto stimolati, spesso in modo eccessivo.
Gia’ neonati vengono sottoposti a ritmi e stimoli, per loro insani, che certo non sono i loro. Crescendo i bambini hanno bisogno di muoversi e perfezionare la loro coordinazione attraverso il libero movimento, a contatto con la natura ogni giorno indipendentemente dalle condizioni climatiche.
L’errore spesso è quello di portarli all’asilo molte ore, dove vengono svolte tante attività (laboratori di lingua, manuali etc…) dove e’ richiesta un attenzione elevata per parecchie ore facendo aumentare lo stress nel bambino. Una volta terminate le ore di scuola, il bambino molto piccolo, tornando a casa, spesso tardi, non riesce a rilassarsi e tutto questo da’ origine a innumerevoli capricci.
Senza pensare, sottoponiamo i bambini a ciò che normalmente facciamo noi: otto ore al giorno di lavoro, circondati da persone con le quali relazionarci di continuo. Questo può andar bene per noi (seppur faticoso!), ma siamo adulti pensanti e strutturati.
I bambini non riescono a gestire tale stress, soprattutto se di temperamento sensibile. Allora, consiglio, come mamma e come puericultrice, di far frequentare l’asilo ai piccoli non prima dei due anni (o comunque per poche ore) e affidarli ( se non e’ possibile la presenza della mamma) ad una brava tata che permetta loro di sperimentare a casa, al parco, arrampicandosi, sporcandosi, correndo e confrontarsi con altri bimbi. Al ritorno a casa si può fare una torta, la pasta di sale, le costruzioni, leggere una storia dando vita alla loro immaginazione spegnendo la televisione!!
Accendiamo i bambini e favoriamo una crescita sana e felice attraverso il gioco!
Un’altra cosa importante che consiglio è quella di favorire il gioco imitativo (regalare una bambola e insegnare ad accudirla, cullandola, mettendola poi a dormire all’ora della nanna).
Favorire inoltre l’autonomia nel bambino. Farlo giocare da solo con la sua fantasia, standogli vicino o in un altra stanza, mentre ci si occupa di altre piccole cose.
L’importante è fargli sentire la nostra presenza.
Monica Sardone
Pedagogista e Puericultrice