Il bisogno di assistenza agli anziani in Italia è un fenomeno in fortissimo aumento. Secondo le ricerche e gli ultimi dati nazionali rilevati dal “Rapporto sull’Assistenza agli anziani *” sono 5 milioni gli italiani che devono affrontare situazioni di non autosufficienza.
L’evoluzione della struttura demografica del Paese, ogni anno 140 mila persone superano la soglia dei 75 anni, è un fenomeno che si accompagna a profonde modifiche del sistema dei servizi sociali e sanitari del nostro Paese con tagli assistenziali sempre più radicali.
Esaminando le scelte del Governo tra il 2008 e il 2011 con i drastici ridimensionamenti dei fondi per la non autosufficienza, si arriva al 2016 con dati spaventosi in cui solo il 5% di chi ne avrebbe bisogno usufruisce di assistenza domiciliare pubblica.
Secondo gli esperti si tratta di un trend in continua crescita in cui la fotografia del 2016 rappresenta un “metà percorso” iniziato con l’invecchiamento della generazione del baby boom (i nati negli anni cinquanta) ed il sempre più basso tasso di nascite nel Paese che contribuisce ad accelerare il fenomeno che raggiungerà il suo picco non prima della decade 2050-2060.
Una conseguenza diretta di questo scenario è certamente l’aumento di quel segmento di anziani con bisogni sanitari e socio-assistenziali che necessitano assistenza di tipo continuativa: Long-term Care, LTC.
L’Italia risulta essere in ritardo nel formulare in maniera organica il proprio sistema di servizi pubblici rivolti agli anziani non autosufficienti. Altri Paesi, europei e non, sono stati più lungimiranti e già da alcuni anni hanno compiuto vere riforme per definire una visione del problema garantendone una sostenibilità. Un esempio su tutti le riforme della LTC in Germania.
Dopo i significativi tagli degli anni 2011 e 2012 è sicuramente positivo che il Fondo nazionale per le non autosufficienze sia tornato ad avere una dotazione di 400 milioni di euro nel 2015 Ad oggi si tratta, infatti, della principale risorsa per enti locali a cui attingere per finanziare interventi sociali e socio-sanitari nella comunità, compresi servizi di assistenza domiciliare (SAD), assegni di cura, servizi di prossimità e teleassistenza.
Oggi l’assistenza agli anziani, con 2,5 milioni di non autosufficienti (dati Istat), rappresenta una delle grandi sfide che la società italiana si trova ad affrontare.
Un attento servizio di assistenza in una fase delicata della vita che necessita tutte le cure e le attenzioni per mantenere inalterata la dignità dell’anziano e il decoro necessario, dando serenità sia ai familiari che all’assistito.
*realizzato a cura del Network non autosufficienza e promosso dall’ IRCCS – INCRA per l’Agenzia Nazionale e l’invecchiamento