Licenziamento – Normativa

Ogni collaboratore domestico è un lavoratore dipendente e in quanto tale si può e può subire licenziamento.

Il rapporto di lavoro può essere risolto in qualunque momento da entrambi le parti. Tuttavia per non incorrere in sanzioni amministrative ogni licenziamento, che esso sia da parte del datore di lavoro o che sia da parte del collaboratore domestico, ha bisogno di un preavviso.

Qui di seguito indichiamo i termini:

Per tutti quei rapporti non inferiori alle 25 ore settimanali:

    • fino ai 5 anni di anzianità lavorativa presso lo stesso datore di lavoro, il preavviso è di 15gg di calendario.
    • per i lavoratori che superano i 5 anni presso lo stesso datore di lavoro, il preavviso da dare equivale a 30gg di calendario.

Se è il lavoratore a chiedere le dimissioni, i suddetti termini vengono dimezzati del 50%.
Per i lavoratori che hanno un orario lavorativo inferiore alle 25 ore invece i termini cambiano perché fino ai due anni di anzianità il preavviso è di 8gg mentre per i lavoratori che li hanno superati, il preavviso equivale a 15gg di calendario.

Altro trattamento particolare lo hanno i portieri privati, i custodi di villa e tutti quei dipendenti che usufruiscono dell’alloggio di servizio con la famiglia (con alloggio di servizio si intende un alloggio di proprietà del datore di lavoro e/o messo a disposizione dallo stesso) il preavviso è pari a:

  • 30gg per un anno di anzianità
  • 60gg per tutte le anzianità superiori ad un anno

In questi casi, al termine del periodo di preavviso, al licenziamento va lasciato libero l’appartamento in uso frutto.
La sanzione spettante per il mancato preavviso al licenziamento è l’equivalente della retribuzione pari alle giornate di preavviso non concesso.

Solamente in caso di forti mancanze si può chiedere il licenziamento immediato senza richiedere il preavviso. Allo stesso tempo il discorso vale anche per il lavoratore che si dimette per giusta causa.
Al momento in cui, possa capitare l’eventualità di morte del datore di lavoro (ad esempio possiamo vedere il caso di una badante a cui muore l’anziano che assiste) si può risolvere con la decorrenza del preavviso dal giorno del decesso.

Terminiamo dicendo che per rendere valido un licenziamento, servirà fornire una dichiarazione che ne attesti l’esecuzione. Nel caso in cui però le dimissioni siano da parte del lavoratore, per essere valide vanno presentate in sede sindacale o presso un centro per l’impiego.