Alimenti: leggere l’etichetta

Abbiamo già parlato la scorsa settimana di cosa è obbligatorio inserire nell’etichetta di un prodotto. Ora parliamo di come leggere la lista degli ingredienti negli alimenti.

Nell’etichetta di vendita di un prodotto alimentare è molto importante saper leggere le varie diciture riportate dalla fabbrica affinché possiamo tutelare la nostra salute e di chi ci è accanto. Interpretare queste indicazioni preserverà eventuali consumatori da intossicazioni allergiche dovute ad allergie alimentari.Sull’etichetta degli alimenti come prima cosa importante da dover notare è se è riportata la denominazione di vendita, ossia la descrizione del prodotto, prevista dalle normative italiane e comunitarie, che deve anche riportare lo stato del prodotto (se liofilizzato, disidratato, ecc…). Un esempio di denominazione di vendita è ad esempio l’uso della parola Olio Extra Vergine d’Oliva o Vino da Tavola.

Il prodotto può essere anche intitolato da parte della casa produttrice con nomi di fantasia, purché sia comunque riportato la denominazione di vendita.

Altro elemento importante che deve essere apposto obbligatoriamente sopra l’etichetta di un prodotto alimentare, è la lista degli ingredienti ossia la lista completa delle sostanze, compresi gli additivi che saranno indicati con il nome della categoria, seguito dal nome specifico o sigla CEE corrispondente, utilizzati nella fabbricazione o nella preparazione di un determinato alimento, ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata.

Gli ingredienti devono essere indicati con il loro nome specifico e avere un ordine di peso decrescente al momento della loro utilizzazione; inoltre deve essere preceduto da una dicitura appropriata contenete la parola “ingrediente”.

Unico ingrediente che ha la possibilità di non essere inserito nell’enumerazione degli ingredienti è l’acqua ma solamente se essa non superi il 5% del peso del prodotto finito.

Qualora vengano usate frutte, ortaggi o anche funghi, in un miscuglio di proporzioni variabili, possono essere raggruppati sotto la denominazione generica di “frutta”, “ortaggi”, “funghi”.

Le carni vengono designate utilizzando il nome dell’animale predominante e gli aromi sono designati con il termine “aromi” oppure con una indicazione più specifica. Tali sostanze possono essere anche citate con una descrizione dell’aroma.

La caffeina è considerato un aroma e qualora una bevanda ne contenesse in proporzione superiore a 150 mg/litro, la menzione che deve figurare sull’etichetta, nello stesso campo visivo della denominazione di vendita della bevanda è “Tenore elevato di caffeina”