Il ripostiglio ideale

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Il ripostiglio ideale: fare spazio e tenere in ordine sembra una chimera, anche nelle case più grandi. Lo spazio, infatti, sembra non bastare mai.

Ma è davvero così, o siamo noi che non sappiamo gestire l’ambiente domestico e creare il ripostiglio ideale?

Gestire lo spazio

La causa principale, nella maggior parte dei casi, della mancanza di spazio per riporre e tenere ordinata la casa, non è detto che dipenda solo dal fatto che siamo disordinati, o disorganizzati, o che il ritmo della vita ci impedisce di trovare del tempo da dedicare all’ordine, ma molto spesso è la nostra incapacità di buttar via quello che non ci serve o che non utilizziamo più. Siamo un po’ tutti degli accumulatori domestici seriali, che impiliamo e accatastiamo oggetti superflui, incapaci di liberarcene una volta per tutte. E così, cantine, soffitte e soppalchi diventano ostaggi di metri cubi di inutile zavorra. Scambiamo la nostra casa per una sorta di capsula del tempo, destinata inesorabilmente a custodire quelli che crediamo essere preziosissimi ricordi.

A volte però diventa necessario “far fuori” qualcosa malgrado tutto.

Quindi, periodicamente, il ripostiglio andrebbe “ripulito” e “ri-organizzato” dal ciarpame che lo riempie…rischiamo altrimenti il paradosso di non riuscire a trovare mai quello che ci occorre davvero, di non averlo mai a portata di mano.

Il ripostiglio ideale

Per trasformare la nostra “stanza degli oggetti perduti” nel ripostiglio ideale, perché questi luoghi siano davvero funzionali, è fondamentale che siano organizzati con cura.

Il primo passo è capire quale sarà la destinazione dello spazio che intendi riorganizzare, la sua funzione primaria. In base a quello, poi, potrai iniziare a progettarlo corredandolo di scaffalature, mensole e ripiani da collocare nel punto giusto, all’altezza giusta e rispettando le giuste distanze.

Fatto questo, è venuto il momento di liberarti degli oggetti inutili. Parti da quello che non è più integro né utilizzabile. Poi passa a quello che, pur essendo ancora in buone condizioni, non usi più. Per aiutarti, puoi utilizzare quello che io chiamo il “metro del tempo”. Io butto tutto quello che non utilizzo più da almeno due anni a questa parte, preparo delle grandi buste dell’immondizia (quelle condominiali, per intenderci), e mi armo di coraggio! Fatto questo, la quantità di cose da sistemare si sarà notevolmente ridotta. A questo punto fai un inventario delle cose da riporre nel tuo ripostiglio ideale.

Per non rovinare le scaffalature ed i ripiani d’appoggio, ricoprili con dei fogli di plastica rigida, meglio se lavabile. Esistono diverse soluzioni sul mercato, in genere vengono acquistati a rotoli, e poi vengono tagliati nella misura necessaria. Servono a proteggere mensole e scaffali da graffi e urti: dureranno di più nel tempo.

Tutto quello che verrà inserito in scatole o scatoloni dovrà essere rigorosamente catalogato, descrivendo il contenuto.

Se hai la possibilità di lasciare in ripostiglio oggetti che non usi di frequente o il tuo cambio stagione, copri gli abiti con il cellophane o imballali in sacchetti per evitare la polvere. Se lasci in ripostiglio fogli di carta, è consigliabile proteggerli con contenitori o buste di plastica per evitare macchie e muffa.

Affinché i vestiti e gli accessori siano sempre profumati, anche se chiusi per tanto tempo nei sacchetti, nella plastica o nei cellophane, lascia dei profumatori per armadi.

Se conservi in ripostiglio gli abiti di lana, non dimenticare di inserire nelle buste dell’antitarme.

Se lo sgabuzzino è stato ricavato in taverna o se l’ambiente è umido, è consigliabile collocare nella stanza degli umidificatori che catturino l’umidità. Il tuo spazio sarà fresco e profumato.

Infine, è importante organizzare il ripostiglio ideale in modo che sia funzionale e comodo: è meglio posizionare in alto gli oggetti più leggeri e quelli più pesanti in basso per non sforzare i ripiani. Gli spazi meno accessibili sono gli scaffali alti e bassi, qui è bene collocare le scatole e gli oggetti che usi meno, mentre è opportuno lasciare al centro ciò che prendi con più frequenza.