Il riposo in età scolare è fondamentale per un crescita sana ed equilibrata dei nostri bambini. Soprattutto in autunno i bambini, come noi adulti, fanno difficoltà a riprendere i ritmi invernali; in particolar modo, a riprendere un ritmo di sonno adeguato agli impegni scolastici e sportivi.
Ma è davvero così importante per un bambino il riposo in età scolare?
Il riposo negli adulti
Il sonno è un bisogno primario per la nostra salute e la nostra qualità di vita, così come mangiare o bere. Trascorriamo dormendo circa un terzo della nostra vita. In giornate piene di impegni al sonno viene dedicata sempre minore attenzione. Si stima che negli ultimi 50 anni siano state perse circa 1,5 – 2 ore di sonno in media al giorno mentre circa il 10% della popolazione soffre di insonnia cronica. Tutto ciò comporta l’insorgenza di numerosi disturbi quali deficit it di prestazioni, disturbi di concentrazione e di memoria, disturbi comportamentali; ha anche aumentato l’insorgenza di alcune patologie quali ipertensione, diabete, obesità, disordini alimentari, ansia e depressione. La società moderna ci ha portati a dare al sonno ed al riposo una valenza errata. Quasi che dormire un numero di ore adeguato e dedicare al riposo il giusto spazio nell’arco della giornata avesse una valenza negativa. Chi dorme troppo perde tempo. Ma c’è davvero un troppo? O un poco? Noi adulti abbiamo senz’altro un bisogno inferiore di ore di sonno rispetto ad un bambino, ma pur dovendo comunque riposare almeno un minimo di ore per poter essere funzionali e responsivi rispetto a quello che la vita quotidiana ci richiede, possiamo permetterci di saltare qualche ora di sonno. Ed i nostri bambini? quanto incide il riposo in età scolare?
Il riposo in età scolare
Se le ore dedicate al sonno ed al riposo sono importanti per gli adulti, e gravi le conseguenze quando lo trascuriamo, ancor più gravi sono le conseguenze di un sonno qualitativamente e quantitativamente insufficiente nei bambini, poiché interferisce in modo significativo sullo sviluppo sia fisico che mentale degli stessi.
Il sonno in età scolare ha una funzione importante legata allo sviluppo. L’ormone della crescita viene prodotto esclusivamente durante le ore notturne, quindi se il bambino non dorme di notte potrà avere delle deficienze da un punto di vista sia fisico che mentale. Dormire poco ha un impatto sulle capacità intellettive, sull’ormone della crescita e conseguenze anche sull’aumento di peso e sulla memoria
Il 47% dei nostri bambini dorme meno del necessario. Smartphone, cellulari, tablet sono strumenti che emettono un tipo di luce ad onda blu che inibisce la produzione di melatonina e questo ci dà un sonno di qualità scadente. Il cervello interpreta la luce blu come l’arrivo dell’alba, e questa errata percezione è causa di insonnia.
Ma anche l’alimentazione influisce nei bambini sulla qualità del riposo in età scolare. La scelta dei cibi è sicuramente tra i fattori che favoriscono un buon sonno.
Quanto, allora, dovrebbe dormire un bambino in età scolare per crescere sano? E quali, gli accorgimenti per favorirne il riposo?
I consigli
I bambini in età scolare e gli adolescenti hanno bisogno di più ore di sonno di noi adulti. Un bambino, in media, dovrebbe dormire tra le 8 e le 10 ore a notte.
Cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli a dormire il giusto?
Innanzitutto, dovremmo limitare l’uso di strumenti elettronici. L’utilizzo improprio ed eccessivo delle nuove tecnologie ha contribuito a creare delle condizioni patologiche. Molto meglio una mezz’ora di televisione dopo cena che l’utilizzo del telefonino o del tablet, poiché la luce che emette l’apparecchio televisivo è diversa da quella dei devices, soprattutto se si osservano le giuste distanze per la fruizione. Un altro ottimo accorgimento è quello di adottare una giusta alimentazione a cena. La sera cibi particolarmente grassi o pesanti rallentano il processo digestivo e sono nemici di un buon sonno. Mangiare leggero ed anticipare l’ora della cena possono essere due ottime soluzioni. Una camomilla sul comodino può diventare “coccola” ma anche una buona abitudine. Anche favorire attività più calme e rilassanti prima di metterli a letto (un bagno caldo, ad esempio), mentre l’utilizzo di strumenti tecnologici costituisce, oltre a quanto già detto, un motivo di attivazione cerebrale. Perché, ad esempio, non dedicare una mezz’ora del nostro tempo “di qualità” ai nostri figli leggendo loro una o due belle favole, per i più piccoli, o favorendo la fruizione di un buon libro a letto, per i più grandi? In poco tempo,con pochi piccoli accorgimenti, vedrete che i vostri bambini dormiranno il giusto tempo e ne trarranno un enorme giovamento.