Le vaccinazioni sono molto importanti per la crescita in sicurezza dei bambini. Se in precedenza abbiamo parlato delle vaccinazioni di Tetano e Difterite oggi parliamo dei vaccini per la poliomielite e l’epatite b.
I vaccini per il tetano e la poliomielite sono due tipologie di vaccinazioni obbligatorie ed sono inseriti nel vaccino esavalente.
I vaccini per la poliomielite sono composti da un ciclo di tre dosi da effettuarsi nel nel primo anno di vita, con un richiamo al quinto-sesto anno di vita del bambino.
La poliomielite è una malattia causata da tre distinti ceppi virali e colpisce i bambini al di sotto dei cinque anni di età. Risulta altamente infettiva e viene trasmessa per via orale. È una malattia virale molto contagiosa poiché colpisce il sistema nervoso e provoca paralisi nel giro di qualche ora.
Metà dei bambini vaccinati per la Poliomielite non mostra reazioni, tuttavia esiste un 20% di casi in cui si manifestano gonfiore e rossore locale nel punto di iniezione.
I vaccini per l’epatite b invece sono costituiti generalmente da un antigene di superficie del virus, che è in grado di attivare il sistema immunitario nel riconoscimento dell’infezione. L’antigene è prodotto in laboratorio utilizzando la tecnica del DNA ricombinante. Non viene quindi estratta dal virus naturale, ma è una copia fedele.
Devono essere vaccinati tutti i bambini nel corso del primo anno di vita, suddivisi in tre diverse dosi, programmate ai 3, ai 5 e agli 11 mesi di vita, ai i neonati nati da una madre portatrice e tutte le persone a rischio. Il vaccino è efficace al 95% e la sua copertura è a vita.
L’epatite B è una malattia virale, molto contagiosa e pericolosa che si trasmette attraverso il sangue e i fluidi corporei. Il contagio avviene quindi da persona a persona, generalmente attraverso rapporti sessuali e/o somministrazioni di droga. Tuttavia ci sono casi in cui può essere trasmessa anche ai neonati da madri infette.
Questa malattia colpisce il fegato causando perdita di appetito, nausea, ittero e dolori articolari. Nel 50% dei casi di contagio infantile, chi viene infettato diventa portatore sano.
