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Sanatoria colf e badanti 2020

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Sanatoria colf e badanti 2020: è attivo sul sito INPS il servizio per la presentazione delle istanze, da parte di datori di lavoro che intendono dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato irregolare.

A chi è diretta

La sanatoria colf e badanti 2020 è disciplinata dal comma 3 dell’art. 103 del d.l. n. 34/2020, il quale prevede l’applicazione della norma anche all’ambito del lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare.

La prima precisazione che va fatta è che la sanatoria potrà essere presentata all’Inps solo per i cittadini italiani o comunitari.

Per i cittadini extracomunitari il percorso è diverso e le domande dovranno essere presentate direttamente all’Ufficio Immigrazione presso le Questure. L’Inps si occuperà solo dei residenti in Italia e dei paesi Ue.

Inoltre la domanda all’INPS può essere fatta solo da datori di lavoro italiani ovvero cittadini italiani o di Stati membri della Ue in possesso di permesso di soggiorno.

Tempistica

Per quanto riguarda la sanatoria colf e badanti 2020, la domanda dovrà essere presentata esclusivamente in maniera telematica sul sito dell’INPS entro il 15 luglio 2020. per regolarizzare un rapporto di lavoro dipendente irregolare che sia stato instaurato prima del 19 maggio, data di entrata in vigore del decreto Rilancio, e che risulti ancora in essere alla data di presentazione della domanda di emersione.

Requisiti

L’ammissione alla procedura di emersione per la sanatoria colf e badanti 2020, è condizionata all’attestazione del possesso, da parte del datore di lavoro,  di un reddito imponibile o di un fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a  20.000 euro annui, in caso di nucleo familiare composto da un solo soggetto percettore di reddito; a 27.000 euro annui, in caso di nucleo familiare inteso come famiglia anagrafica composta da più soggetti conviventi.

Costi

Con la dichiarazione di emersione il datore di lavoro si impegna a versare un contributo di 500 euro per ciascun lavoratore. Oltre a ciò bisognerà versare una somma forfettaria che verrà fissata per decreto per le somme spettanti a titolo retributivo, contributivo e fiscale, insieme a una marca da bollo da 16 euro.

Con l’accettazione della regolarizzazione da parte dell’Inps – si legge nella circolare – vengono sospesi anche i procedimenti amministrativi e penali pendenti o futuri a carico dei datori di lavoro “per l’impiego di lavoratori per i quali è stata presentata la dichiarazione di emersione, anche se di carattere finanziario, fiscale, previdenziale o assistenziale”.

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