Con la legge di bilancio 2017 è entrato in vigore dal 1 Gennaio il nuovo Bonus “Mamme Domani 2017” un incentivo denominato anche premio alla nascita, bonus gravidanza o premio all’adozione di minore.
Il Bonus Mamme Domani 2017 viene corrisposto dall’INPS in un’unica soluzione alla futura madre al completamento del 7 mese di gravidanza (oppure all’atto di adozione). Tale premio consiste in un assegno da 800 euro.
Per l’assegnazione di questo bonus la legge non prevede limiti di reddito.
Come è possibile richiedere il Bonus Mamme Domani 2017?
Il premio nascita è rivolto a tutte quelle mamme che si trovano a dover affrontare, principalmente da sole, (ma non vi sono restrizioni verso coppie di neogenitori) le spese di una gravidanza, come l’acquisto di passeggini, vestiti o biberon. Al momento non sono ancora stati rilasciati dettagli aggiuntivi su come poter inoltrare la richiesta di accredito (bisognerà aspettare la circolare INPS che ne regoli le modalità). Tuttavia essendo destinata indistintamente a tutte le donne in gravidanza, è possibile affermare, con sicurezza, che non risulterà assolutamente necessario allegare la dichiarazione ISEE alla domanda di richiesta.
AGGIORNAMENTO:
Dal 4 maggio 2017 sono stati rilasciati i termini per la presentazione telematica della domanda per la richiesta del Bonus Mamme Domani. Possono richiederlo tutte le donne che hanno partorito nel 2017 o che sono in dolce attesa all’ottavo mese di gravidanza.
La domanda dovrà essere presentata nei seguenti modi:
- via web, utilizzando i servizi del portale dell’INPS;
- chiamando il Contact Center Integrato al numero 803164 da telefono fisso, o al numero 06164164 per le chiamate da cellulare;
- tramite CAF o patronati
Nella Legge di bilancio oltre al Bonus Mamme Domani 2017 sono stati confermati anche il Bonus Bebè e il Voucher Baby Sitter.
Il primo incentivo consiste in un assegno mensile destinato ai genitori che abbiamo almeno un figlio di età inferiore ai 3 anni (ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1 Gennaio del 2015 e il 31 dicembre del 2017). L’importo è versato su un assegno di 80 euro mensili per ogni figlio che rientri nella fascia d’età sopra descritta.
Possono fare domanda i genitori italiani o appartenenti ad uno stato dell’Unione Europea, oppure anche extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, che siano residenti in Italia e che il loro ISEE non superi un reddito di 25000 euro annui. Qualora la dichiarazione ISEE scendesse sotto i 7000 euro annui, la famiglia riceverà anziché 80 euro al mese, un assegno di 160 euro per ogni figlio minore di 3 anni.
Il voucher baby sitter invece è un contributo che spetta a tutte quelle madri che per scelta o necessità debbano lasciare i figli con una baby sitter, tata bambinaia, educatrice oppure portare il bambino presso un asilo nido. Il contributo chiamato anche contributo asilo, equivale ad un assegno di 600 euro mensili riconosciuti per un massimo di 6 mesi (3 qualora la mamma fosse una professionista autonoma).