L’igiene del neonato: cosa bisogna sapere? Quali gli errori da non fare? Ogni neomamma si è trovata di fronte alla necessità di pulire il cordone ombelicare, di fare il primo bagnetto al neonato, di curare la crosta lattea, e perché no? Anche di cambiare il pannolino senza alcuna preparazione o nozione sul da farsi.
Ecco alcune indicazioni ed alcuni consigli per l’igiene del neonato per evitare errori grossolani anche senza i consigli preziosi di una puericultrice.
I prodotti da usare
Quali sono i prodotti da usare? Tutti sappiamo che la pelle dei bambini è particolarmente delicata e vulnerabile, ma quali prodotti possono essere considerati davvero adeguati e quali no per garantire l’igiene del neonato?
La prima cosa da fare è quella di dotarsi di prodotti detergenti delicati, pensati apposta per la pelle delicata e sottile dei neonati . Vanno chiaramente preferiti prodotti che contengono la quantità minore di additivi chimici. La pelle del neonato è sottilissima, per cui l’utilizzo di prodotti troppo aggressivi può produrre, nel migliore dei casi, irritazioni ed infiammazioni se non, nel peggiore, reazioni allergiche.Un primo accorgimento non così scontato è quello di usare sempre quantità minime di prodotto. Soprattutto nelle prime applicazioni bisogna assicurarsi che il bambino lo tolleri, per cui è opportuno usarne inizialmente molto poco iniziando dalle zone meno delicate. Non preoccupatevi: nel frattempo l’acqua sarà più che sufficiente!
Il cambio del pannolino
Per l’igiene del neonato non occorrono molti prodotti. Innanzitutto acqua tiepida. Rimuovete le feci e sciacquate abbondantemente, se è necessario potete usare un detergente delicato, mai applicato direttamente sulla pelle, ma sempre diluito; poi asciugate bene perchè l’umido può favorire il proliferare di germi. Controllate sull’etichetta che tra gli ingredienti non vi sia sodium lauryl o laureth sulphate, mentre vanno bene quelli a base di betaine, disodium lauroamphodiacetate, decylglucoside che sono componenti molto meno aggressivi. Limitate l’uso delle salviette umidificate, che vanno comunque scelte controllando che siano effettivamente adatte ai bambini, ma se le usate ricordate di asciugare bene dopo il loro utilizzo. A questo punto, se necessario, utilizzate in quantità modica una crema antiarrossamento. Ottima quella all’ossido di zinco, facendo attenzione che tra i componenti non vi siano derivati chimici.
Il bagnetto
Tendenzialmente, per garantire l’igiene del neonato e per profumare la pelle e renderla elastica basterà aggiungere all’acqua dell’olio di mandorle, dell’amido di riso (che rinfresca e nei periodi estivi allevia la cosidetta “sudamina”). In generale, scegliete detergenti delicati, senza profumi, senza derivati chimici e senza conservanti. Lasciate che a prevalere sia piuttosto il rituale del bagnetto, che al bambino ricorda l’ambiente uterino. Riscaldate l’ambiente, controllate la temperatura dell’acqua, preparate il cambio a portata di mano e se volete mette su un po’ di musica rilassante (la classica è perfetta).
La pulizia del cordone
L’igiene del neonato vuol dire occuparsi anche del cordone ombelicale. Il cordone non necessita di particolari cure: seccherà e cadrà da solo. Mediamente è sufficiente proteggerlo con una garza sterile da cambiare di tanto in tanto. Se ci sono secrezioni, ripulitele; se le secrezioni mandano un cattivo odore, sarà allora opportuno disinfettare con tintura madre di calendula diluita. Potete fare anche il bagnetto, l’importante è asciugare bene l’area, tamponando, una volta terminato.
La crosta lattea
Partiamo dal presupposto che la crosta lattea è una condizione benigna che non richiede alcuna cura. Anche perché è solamente un problema di tipo estetico, che non arreca alcun disturbo al lattante.
Ci sono però alcuni suggerimenti utili da seguire quando il neonato ha la crosta lattea:
- lavare i capelli ogni 2-3 giorni con un detergente a base oleosa o arricchito da sostanze emollienti;
- dopo il lavaggio, passare sulla cute un batuffolo di cotone imbevuto di olio di mandorla, di oliva o di calendula, per sciogliere il sebo e ammorbidire le squame;
- rimuovere le squame già distaccate con un pettinino o una spazzola per bambini.
- Non bisogna invece ‘grattare’ le crosticine con il pettinino o con le dita, perché la cute potrebbe irritarsi.