La colf è una collaboratrice familiare regolamentata dalla legge del 2 aprile 1958, n. 339. È addetta alla cura della casa e alle pulizie domestiche.
Con la definizione “colf” che deriva dalla contrazione delle parole collaboratrice familiare si definiscono: “gli addetti ai servizi domestici che prestano la loro opera, continuativa e prevalente, di almeno 4 ore giornaliere presso lo stesso datore di lavoro, con retribuzione in denaro o in natura“.
Il collaboratore familiare denominato colf rappresenta un lavoratore subordinato a tutti gli effetti, con diritti e doveri stabiliti dalla legge e dai CCNL dei collaboratori domestici [ne parliamo qui].
Le colf in quanto collaboratrice domestica rappresenta un insieme di professioni che si svolgono all’interno dell’ambiente familiare. Tra queste troviamo il maggiordomo, la governante, il cameriere, la cuoca o il cuoco, l’aiuto stiratrice ed anche addetto alle pulizie domestiche
Ma come è possibile assumere una colf?
L’assunzione della colf è subordinata e regolamentata dalla legge del 2 aprile 1958 nonché dal CCNL per i lavoratori domestici.
Come per qualsiasi altro lavoratore dipendente, per l’assunzione di una colf è necessario eseguire alcuni semplici passaggi:
1. presentazione dei documenti del lavoratore
2. accordo sulle condizioni di impiego
3. stipula del contratto di lavoro
4. comunicazione dell’assunzione
Per prima cosa tuttavia è importante comunicare all’INPS l’assunzione entro le ore 24 del giorno precedente. È possibile svolgere tale operazione consegnando personalmente l’apposito modulo all’ufficio competente dell’INPS oppure tramite i servizi online che sono presenti sul portale web dell’ente.
Qualora si volesse assumere una colf di origine straniera sarà necessaria l’esibizione di una copia del permesso di soggiorno oppure l’eventuale numero di iscrizione all’INPS.
Successivamente è possibile procedere con la redazione del contratto di lavoro seguendo le direttive imposte dal contratto di lavoro nazionale che regola ogni aspetto del lavoro subordinato per i lavoratori domestici. [potete leggere di più qui]
È consigliabile inoltre conservare una copia di ogni documento della pratica di assunzione, anche quelli consegnati presso l’ente previdenziale.
