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Cravatta: modi e usi

Cravatta: modi e usi

Ogni uomo almeno una volta nella vita ha indossato una cravatta. C’è chi per lavoro le indossa tutti i giorni e chi si sente costretto per l’unica cerimonia a cui è richiesta.

Indossare una cravatta rappresenta un segno d’eleganza e raffinatezza, che, se annodata nei modi più particolari, vi farà notare tra la folla anche tra mille colletti bianchi.La cravatta apparve in Francia durante il regno di Luigi XIII, quando originariamente veniva utilizzata dai soldati per difendersi dal freddo. Intorno al 1650, la cravatta si annoda al collo durante la corte del re Luigi XIV. È però nella seconda metà del 19° secolo, che con la rivoluzione tessile viene inventata quella che è poi diventata la cravatta moderna: la cravatta alla marinara. Nel 1926, Jesse Langsdorf, ha l’idea di tagliare il tessuto della cravatta in diagonale, confezionandola in tre parti, divenendo così più elastica.

Una cravatta può avere  due difetti importanti: si macchia facilmente e si sgualcisce, quindi se vi capita il primo inconveniente l’unico rimedio è correre in tintoria per salvare l’irrimediabile, mentre per il secondo dopo averla tolta, la cravatta deve essere sospesa senza nodo; può anche essere arrotolata o adagiata su una superficie piana.

Esistono vari modi di poter annodare una cravatta. Eccone illustrati alcuni:

• Nodo Semplice: è tra i più utilizzati per la sua semplicità di realizzazione e perché si adatta praticamente con tutti i colli di camicia. Innanzitutto inziate alzando il collo della camicia e posizionatevi intorno il vostro capo. Ora seguite i vari passaggi.
Passaggio 1: al di sotto del collo, incrociate la gamba (la parte larga della cravatta) sulla gambetta (la parte fine).
Passaggio 2: fate adesso scivolare la gamba sotto la gambetta.
Passaggio 3: riportate in seguito la gamba sulla gambetta.
Passaggio 4: fate passare la gamba verso l’alto sotto la cravatta, posizionando il vostro indice nel nodo in formazione. Togliete il vostro indice e fate scivolare la gamba nell’anello.
Passaggio 5: tenete ferma la gambetta. Tirate delicatamente sulla gamba per stringere l’anello. Aggiustate il nodo e poi fatelo risalire fino all’ultimo bottone del collo.

• Nodo Doppio
: è molto simile al nodo semplice appena visto, ma differisce per la necessità di effettuare una una seconda rotazione della gamba in fase di annodatura. Al termine, il nodo doppio risulterà più spesso rispetto al nodo semplice. Preparate la camicia seguendo le stesse direttive del nodo precedente.
Passaggio 1: sotto il collo, passate una prima volta la gamba della cravatta attorno alla gambetta (vedi tappe 1-3 del nodo semplice).
Passaggio 2: passate una seconda volta la gamba attorno alla gambetta.
Passaggio 3: posizionate ora la gamba verso l’alto e fatela scivolare nell’anello chiuso formatosi con la prima o la seconda rotazione.
Passaggio 4: aggiustate infine il nodo ottenuto, fatelo risalire e posizionatelo al centro del collo.

• Nodo Piccolo: questo tipo di nodo è particolarmente adatto alle cravatte spesse o con le camicie a collo stretto. Il nodo piccolo è senza dubbio il modo più semplice per annodare una cravatta. Prima di procedere con il nodo è bene preparare la cravatta. Ruotate la gamba di 180 gradi. La gamba della cravatta dovrà essere più lunga della gambetta.
Passaggio 1: sotto il collo, portate la gamba della cravatta sotto la gambetta.
Passaggio 2: passate poi la gamba sopra la gambetta.
Passaggio 3: tenete fermo l’anello, passando la gamba al di sotto e verso l’alto. Eliminate le pieghe della gamba e fatela scivolare nell’anello.
Passaggio 4: aggiustate il nodo della cravatta e fatelo risalire verso il collo.

Papillon: L’ultimo nodo che vi andiamo ad illustrare è il nodo per il papillon. Senz’altro è il più elegante e capiterà solamente in grandissime occasioni di mettere un papillon sciolto, ma mai dire mai diceva il proverbio. Generalmente questo accessorio si porta con uno smoking nero ed una camicia bianca con collo cassé. Il procedimento per eseguire un perfetto nodo ad un papillon è:
Passaggio 1: posizionate le due estremità del papillon in modo asimmetrico, una più bassa dell’altra.
Passaggio 2: incrociate l’estremità più lunga su quella più corta.
Passaggio 3: fate scivolare l’estremità più lunga verso l’alto, passando sotto il papillon.
Passaggio 4 e 5: formate le due ali del papillon, piegando orizzontalmente l’estremità più corta.
Passaggio 6: fate scendere l’estremità più lunga davanti al nodo in formazione.
Passaggio 7: nascondete poi l’estremità più lunga sotto l’estremità piegata.
Passaggio 8: aggiustate il papillon tirando sulle due ali.

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