Spesso si sente parlare di crociere per anziani o viaggi organizzati per persone in terza età. Nonostante questo il fenomeno del turismo per pensionati resta tra i meno conosciuti sia in termini quantitativi che qualitativi.
Sempre più spesso vi è l’impressione che nel mondo del turismo, quello per le persone in terza età non venga preso in considerazione dagli operatori turistici ma bensì come semplice scelta di ripiego per la bassa stagione.Si può tranquillamente affermare, quindi, che il marketing delle imprese turistiche per anziani è piuttosto primitivo se non proprio inesistente.
Questo status deriva principalmente da alcune idee errate degli organizzatori. È infatti convinzione comune che l’anziano sia un turista acritico e facilmente manipolabile. Al contrario recenti ricerche hanno dimostrato (ed in alcuni casi anche smentito) che certuni miti sono errati. Si è mostrato, infatti, che gli anziani non trovano gratificazioni da vacanze svolte in bassa stagione e che sono particolarmente attenti al grado di soddisfazione di una vacanza e che sempre meno spesso svolgono viaggi di piacere presso “parenti e amici”.
Troppo spesso gli anziani sono considerati dagli operatori turistici una presenza indisederata per l’alta stagione, tanto da concentrare le proprie energie principalmente nella bassa stagione, quando i prezzi sono notoriamente più bassi e l’affluenza minore.
Per tutti questi motivi, durante l’assemblea plenaria del comitato delle regioni si è parlato di turismo a misura di anziano. È stato richiesto di assegnare un posto centrale al tema all’interno dell’agenzia digitale europea e alla politica di prendere in esame un approccio intersettoriale che coinvolga vari organismi che operano in campo dell’assistenza sanitaria, dell’accessibilità fisica e dei trasporti.
È stato inoltre proposto l’anno 2018 come anno europeo del turismo e in questo scenario prestare una maggiore attenzione verso le strutture agli anziani e verso la promozione del turismo a loro dedicato.
Durante la stessa conferenza si è rilevato inoltre che il mercato del turismo della terza età non è assolutamente omogeneo, poiché gli anziani non costituiscono un gruppo unico di necessità ma è composto da soggetti che hanno delle esigenze e delle motivazioni differenti tra di loro. È altresi necessario, quindi che vi è la necessità di una alta qualità, di sostenibilità, di innovazione permanente e di un personale altamente qualificato per lo sviluppo di questo turismo ancora poco considerato.
È, infine, molto importante per la riqualificazione del turismo a misura d’anziano l’incentivo verso l’enogastronomia poiché essa da la possibilità di creare nuovi posti di lavoro sostenibili, crescita regionale e coesione. Tutto ciò è stato rilevato dalle statistiche poste in esame nel corso della convention, oltre ad aver evidenziato che circa ⅓ della spesa turistica è riservata al cibo.
