Quando si diventa genitori arriva il momento in cui si decide se far vaccinare i nostri figli. Tuttavia esistono delle vaccinazioni obbligatorie che vanno effettuate per norma di legge.
L’obbligo vaccinale è una misura nata circa cinquant’anni fa, a fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti infantili. Le vaccinazioni obbligatorie sono la antidifterica secondo la Legge del 6 giugno 1939 n. 891 – Legge del 27 aprile 1981 n. 166; la antitetanica secondo la Legge del 20 marzo 1968 n. 419); la antipoliomielitica secondo la Legge del 4 febbraio 1966 n. 51 e infine la antiepatitevirale B secondo la Legge del 27 maggio 1991 n. 165.
Si inizia a vaccinare all’età di tre mesi e si prosegue seguendo il calendario dato dall’Istituto di Sanità Nazionale, somministrando la pertosse, il morbillo, la parotite, la rosolia e quello contro l’Haemophilus influenzae b che però sono facoltativi.
Vaccinazioni obbligatorie per la difterite
Tra le vaccinazioni obbligatorie, troviamo quello per la difterite, uno dei primi ad essere introdotti nel 1939.
La vaccinazione antidifterica è stata introdotta nel secondo dopoguerra, e prima di allora si contavano in Italia decine di migliaia di casi l’anno e circa 1.000 morti.
La difterite è una grave malattia infettiva provocata da una tossina, ovvero una sostanza tossica prodotta da un ceppo di batteri che si trasmettono per via aerea. Anche se oggi trovare casi di questa malattia è molto raro, è bene sapere che, si manifesta con mal di gola, febbre di media intensità e ingrossamento delle ghiandole del collo. Con la moltiplicazioni dei batteri, sulla parete interna della faringe i batteri, si può formare una membrana di colore giallo-grigio che, potrebbe soffocare il malato. Nel 5-10% dei casi la malattia è mortale.
Il vaccino antidifterico è costituito da una tossina resa innocua attraverso alcune reazioni chimiche che però non intaccano la capacità della tossina stessa di attivare il sistema immunitario e di generare anticorpi. Questo vaccino va effettuato sui bambini nel corso del primo anno di vita.
Vaccinazioni obbligatorie per il tetano
Altra delle vaccinazioni obbligatorie, è quella per il tetano, introdotto con la Legge del 20 marzo 1968 n. 419.
Nei Paesi in via di sviluppo è comune il tetano neonatale che colpisce la madre, ma anche il bambino attraverso l’infezione del cordone ombelicale.
Il tetano è una malattia infettiva provocata da una tossina prodotta da batteri che si trovano nel terreno e nelle feci degli animali. È mortale nel 20% dei casi e ci si infetta attraverso una ferita contaminata da terra. Prima della vaccinazione obbligatoria in Italia erano registrate circa 700 casistiche di tetano l’anno.
Questa malattia, nel 20% mortale, si manifesta con violente contrazioni della muscolatura, febbre, sudorazione, ipertensione arteriosa e tachicardia. A volte la contrazione dei muscoli può anche colpire l’apparato respiratorio.
Il vaccino per il tetano è composto dalla tossina che lo costituisce ed è inattivata mediante processi chimici.
Insieme a quello per la difterite, quello per il tetano fa parte delle Vaccinazioni obbligatorie esavalenti.
