Il metodo montessori è un metodo educativo ideato da Maria Montessori. È applicabile in ogni campo, proprio per questo motivo, è possibile seguire alcuni consigli per aiutare nostro figlio a dormire in serenità la notte.
Sono stati molti i libri che negli ultimi anni sono stati scritti in merito al giusto modo per far addormentare un bambino la sera. Molte le tecniche spiegate, dalle più “morbide” in cui si asseconda la volontà del bambino a dormire con la mamma e il papà adottando l’idea del co-sleeping, a quelli più duri, in cui il piccolo è lasciato da solo nella propria cameretta, in attesa di addormentarsi in autonomia, provocando spesso delle crisi di pianto, che sfociano poi in tristezza e rassegnazione. Il metodo montessori, invece, va proprio contro questa pratica, adottando un sistema basato sui ritmi naturali del bambino e sulla sua esigenza di essere consolato, ma pone anche un accento sull’importanza di dargli dei giusti limiti.
Ecco quindi 5 buoni consigli che potrete seguire per applicare il metodo montessori anche alle fasi del sonno:
• Seguite il ritmo del neonato e abituatelo poco per volta al giusto ritmo sonno/veglia
Il ritmo del neonato è un fattore molto importante, che incide a volte negativamente e altre positivamente sulle fasi del sonno. È infatti importante sapere che se un bambino nasce alla mattina, tenderà a dormire per gran parte della giornata, mentre se nasce di notte, il primo riposo durerà fino a mattina e così per i giorni a seguire. Per abituare il primo caso a dormire di notte mamma deve fare giorno per giorno piccoli spostamenti di orario dei pasti, ma senza essere troppo improvvisi, ricordate che i bambini sono abitudinari.
• Create un rituale della nanna sempre uguale
Sempre per il principio in cui il bambino è abitudinario, create rituale breve ma allo stesso tempo che sia rassicurante per accompagnarlo fino alla messa a nanna. Come ad esempio un bagnetto caldo o delle coccole prima di addormentarlo. Qualora il piccolo si risvegliasse di notte non correte subito a prenderlo in braccio ma cercate di ripetere gli stessi gesti di coccole nell’oscurità.
• Se vi chiama di notte, andate da lui
Tra l’8 mese e i tre anni, i bambini subiscono quella che si chiama ansia da separazione, è quindi del tutto normale che il bambino si svegli in piena notte e vi chiami in cerca di rassicurazioni. È infatti dimostrato da alcune ricerche che i bambini che smettono di chiamare perché i genitori non accorrono in realtà non instaurano una buona regolamentazione del sonno, ma sviluppano una rassegnazione sofferente
• Non dategli il ciuccio appena piange
L’ultimo consiglio del metodo montessori è quello di non dare il ciuccio al bambino appena piange. Anzi, tale usanza è considerata una pratica diseducativa perché vuol dire dare una risposta univoca a un malessere che un adulto non è in grado di interpretare. Per far smettere di piangere un bambino, è sufficiente donare amore e delle coccole.