La colestasi gravidica è una patologia epatica che colpisce le donne in gravidanza, con una maggiore incidenza nei paesi scandinavi e nei paesi dell’America latina.
La colestasi gravidica è una patologia epatica che colpisce le donne in gravidanza, con una maggiore incidenza nei paesi scandinavi e nei paesi dell’America latina. Si presenta come un intenso prurito localizzato principalmente nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi, ma con il passare del tempo diviene più generalizzato e meno localizzato in determinati punti del corpo.
Si può capire se la donna in gravidanza è affetta da colestasi gravidica se eseguendo i specifici esami come le analisi del sangue, i valori del dosaggio degli acidi biliari, della bilirubina e delle transaminasi, risultano variati.
Nella maggior parte dei casi, la colestasi gravidica si presenta in soggetti maggiormente sensibili alla produzione di steroidi che possono essere estrogeni, progesterone o anche cortico-steroidi, che vengono comunemente prodotti dal corpo della donna in gravidanza.
Questi steroidi prodotti, determinano un accumulo di bile a livello epatico che poi si vanno riversare all’interno del sangue e anche nei tessuti così da portare ad una irritazione dei nervi periferici. È da qui che quindi parte la sensazione di prurito, tipico sintomo di questa patologia.
Anche se con bassa incidenza, la colestasi gravidica non è un patologia da sottovalutare poiché può portare a gravi conseguenze per il bambino come sofferenza fetale, morte endouterina, asfissia neonatale o morte neonatale.
Questa patologia ha una maggiore incidenza in persone che ne hanno familiarità, poiché ha radici genetiche alla sua base. Alle donne che hanno avuto colestasi si sconsiglia dopo il parto l’assunzione della pillola anticoncezionale estro-progestinica, perché potrebbe indurre gli stessi sintomi.
La colestasi gravidica può portare al malassorbimento della vitamina K, per tale motivo viene consigliata l’assunzione durante il periodo gestazionale. Inoltre viene anche consigliato il riposo totale, così da non provocare la possibilità di un parto pre termine.