Con il termine famiglia allargata si intende una famiglia ricostruita con un partner diverso da quello attuale dopo una precedente rottura. E quindi il concetto ricomprende anche i figli del partner, i genitori del partner, ecc..
Fare parte di una famiglia allargata implica, chiaramente, la coesistenza di una pluralità di rapporti e sentimenti di non facile gestione.
Con il termine famiglia allargata si intende una famiglia ricostruita con un partner diverso da quello precedente dopo una rottura. E quindi il concetto ricomprende, oltre ai propri, anche i figli del partner, i genitori del partner, ecc..
Secondo l’Istat le famiglie allargate in Italia sono mezzo milione. Fra separazioni in aumento e prole gestita con l’affido condiviso, la situazione è ormai piuttosto comune.
Ma quali sono le difficoltà che ci si deve aspettare di dover affrontare se accade? Principalmente, le difficoltà stanno nel fatto che se nella famiglia classica, di norma, i figli arrivano dopo che la coppia ha trovato un equilibrio, e la costruzione dei rapporti (anche con i nonni, gli zii ecc.) è frutto di un percorso, nella famiglia allargata questo non accade. E per di più c’è da gestire anche i rapporti con gli ex.
I problemi
Quali sono i problemi tipici di una famiglia allargata?
Innanzitutto, quando si cambia di partner, dopo il fallimento di un rapporto precedente, lo si fa per stare meglio. Si hanno, quindi, aspettative di miglioramento. Si tende ad evitare gli errori commessi nel precedente matrimonio, o di rimediarvi, e di trovare l’amore o la sicurezza che mancavano. E questo può facilmente creare delusioni, se ci si trova, sin da subito, a dover affrontare l’impatto che comporta il fare ingresso in un nucleo familiare preesistente..
E’ facile che i componenti di una famiglia allargata facciano fatica a capirsi, semplicemente perché non si conoscono, e si tenderà a voler risolvere il problema intervenendo subito.
Un altro problema tipico della famiglia allargata è che tutti tenderanno, all’inizio, a sentirsi estranei, e questo senso di estraneità creerà, inevitabilmente, tensione e frustrazione.
I consigli
E’ ovvio, non esistono ricette per garantire il successo di una famiglia allargata. Ma si possono evitare molti errori, spianando così la strada ad un futuro sereno, arricchito di nuovi rapporti e nuovi affetti che può rivelarsi vincente.
Innanzitutto, i primi tempi la nuova coppia dovrà concentrarsi maggiormente sui figli che su se stessa, soprattutto se già grandicelli e quindi più restii al cambiamento: se hanno vissuto la separazione, saranno arrabbiati con la nuova coppia, non la capiranno, e considereranno il nuovo partner del proprio genitore come un nemico.
Sta al genitore favorire l’ingresso del nuovo partner, aiutare i figli a comprendere la complessità dei rapporti tra gli adulti, sottolineando i lati positivi della nuova convivenza e facendo capire ai figli che anche nelle famiglie più tradizionali ci sono ombre e luci.
Il tempo, poi, è un altro alleato. Non entrare a gamba tesa in un menage precostituito, pretendendo di essere accettati ed accettare in un battito di ciglia, sarebbe di gran lunga meglio. I tempi di adattamento ad una nuova situazione di questo tipo, potenzialmente destabilizzante per tutti, sono fondamentali.
In secondo luogo, non deve mai mancare il dialogo, così come il garantire a ciascun figlio il proprio spazio e la propria privacy.
Per poter costruire una nuova famiglia allargata serena, occorre armarsi di tanta pazienza evitando di imporsi. Dare tempo al tempo è un precetto quanto mai utile all’interno di una nuova famiglia.
Un altro tema importante è che affrontare i problemi della nuova famiglia allargata rifacendosi al modello di quella tradizionale è come pretendere di girare per le strade di una città sconosciuta usando la cartina della propria: ci si perde. Osservare, capire e poi regolarsi di conseguenza. Sempre.
La soluzione migliore, quella risolutoria nella stragrande maggioranza dei casi, è senz’altro quella di costruire la nova famiglia un pezzo alla volta, senza fretta, senza imporsi o imporre nulla, rispettando i tempi di ciascuno, saper aspettare e capire il momento giusto per fare un pezzetto di strada in avanti.
Perciò testa, alta, petto in fuori, e….buona vita!