Cos’è la disostruzione pediatrica? A cosa serve? Perché è importante? E’ molto frequente, nei bambini, l’ingestione o l’inalazione accidentale di corpi estranei come, ad es., noccioline, caramelle, monete, o pezzi di giocattoli ecc.).Questo può provocare una ostruzione, parziale o completa, delle vie aeree.
A cosa servono le manovre di disostruzione pediatrica?
Nel primo soccorso le manovre di disostruzione pediatrica sono quelle manovre atte alla liberazione delle vie aeree di un bambino o di un lattante da un corpo estraneo. L’ostruzione avviene quando, al momento dell’inalazione dell’oggetto nelle vie aeree, esso entra nella trachea anziché procedere normalmente per l’esofago. Nei bambini questo accade più frequentemente in conseguenza dell’incompleta maturità dei meccanismi riflessi di coordinazione e del diametro ridotto delle loro vie aeree fino alla pubertà (intorno ai 9-10 anni).
Le manovre di disostruzione pediatria vengono comunemente definite manovre salvavita non a caso, visto che l’ostruzione delle vie aeree nei bambini, se non si interviene tempestivamente, può portare anche alla morte. In caso di ostruzione totale, infatti, il bambino perde conoscenza in circa 25 secondi, quindi avere bene in mente le manovre corrette da eseguire senza troppe esitazioni, è di vitale importanza.
Ecco perché è di fondamentale importanza la promozione di tali manovre che dovrebbero essere conosciute soprattutto (ma non solo) da chi lavora a contatto con i bambini ma, più in generale da chi si trova spesso a frequentarli (genitori, nonni, zii, ecc.).
Cosa temere in caso di ostruzione?
Per quanto riguarda il soffocamento dei bambini, gli oggetti e gli alimenti più a rischio presentano particolari caratteristiche:
- Dimensioni: sono pericolosi sia gli alimenti piccoli, difficili da gestire durante la masticazione (es. semi), sia quelli troppo grandi (es. pezzi di giochi);
- Forma: sono particolarmente rischiose le rondelle (es. pezzi di lego) o i cibi rotondi (es. ciliegie, uva, arachidi, pistacchi, mozzarelline), in quanto possono scivolare nelle vie aeree, prima che il bambino riesca a morderli, bloccandosi nell’ipofaringe;
- Consistenza: occorre prestare attenzione ai cibi e oggetti duri e fibrosi (es. sedano, finocchio e grasso del prosciutto crudo); possono risultare pericolosi anche gli alimenti appiccicosi e morbidi (es creme spalmabili).
Cosa fare e cosa non fare
Il rapido riconoscimento dei segnali associati al soffocamento e la corretta esecuzione delle manovre di disostruzione pediatrica sono di fondamentale importanza. Dopo aver valutato le condizioni del bambino, dunque, è importante sapere se e come agire: a volte, un intervento improprio può aggravare una situazione non critica. Ecco perché, prima di procedere, è fondamentale ricordare che le informazioni del presente articolo sono solo indicative, e che non bisogna MAI e poi MAI intervenire su un bambino in crisi da soffocamento con le manovre di disostruzione se non si è frequentato un corso apposito e non si sono fatte le prove pratiche su manichino prima.
Innanzitutto occorre distinguere tra ostruzione incompleta ed ostruzione completa delle vie aeree.
Nel caso di ostruzione incompleta Il bambino riesce a piangere, a tossire, a parlare. Piuttosto, tranquillizzate il bambino ed incoraggiatelo a tossire ed a mantenere una posizione eretta. In questo caso:
- Non praticare alcuna manovra di disostruzione
- non mettere le mani in bocca o in gola al bambino
- Se dopo alcuni minuti non dovessero esservi miglioramenti, o se persiste una difficoltà respiratoria importante, chiamate il 118 o trasportate il bambino in Pronto Soccorso.
In caso di ostruzione completa Il bambino non riesce a piangere, a tossire, a parlare e diventa rapidamente bluastro in volto (cianosi). In questo caso:
- Chiamare immediatamente, e come pria cosa, il 118
- Effettuare le manovre di disostruzione che, in sostanza, consistono nel creare un brusco aumento della pressione intratoracica (tosse artificiale)
Le manovre saranno differenti a seconda del caso in cui ci si trovi di fronte ad un bambino o ad un lattante, e se questi siano coscienti o meno. Nel caso di lattante cosciente le manovre consistono in pacche dorsali e compressioni diaframmatiche, e nel caso di bambino cosciente, si pratica la famosa “manovra di Hemilich” che consiste nell’eseguire compressioni subdiaframmatiche. Nel caso in cui il bambino o il lattante diventino incoscienti allora occorrerà saper effettuare una ventilazione (la c.d. respirazione bocca a bocca), ed eventualmente, eseguire una Rianimazione Cardio Polmonare (RCP)