Non sapete cosa fare in un pomeriggio piovoso mentre lavorate come babysitter? Certamente la ricetta delle chiacchiere è quello che fa per voi. Ecco tutte le istruzioni.
Le chiacchiere sono il dolce tipico del Carnevale. Sono generalmente chiamate anche con altri nomi: bugie, cenci, frappole, sfrappole, frappe.
La sua origine risale all’Antica Roma, arrivando fino alla corte di Margherita di Savoia che si fece preparare questo dolce, in occasione di un pomeriggio di “chiacchiere” con le sue dame di compagnia.
Hanno generalmente la forma di una strisciolina che talvolta viene manipolata fino a formare un nodo (i cosiddetti fiocchetti).
È possibile prepararle in due differenti varianti: fritte o al forno.
Ma come si preparano?
Dosi per un vassoio:
- 300g di farina
- 2 uova
- 50gr di zucchero
- 1 pizzico di sale
- buccia di limone
- 3 cucchiai di olio di semi
- 3 cucchiai di limoncello
- 3 cucchiai di vino bianco
- zucchero a velo
- olio per frittura
Procedimento:
Su un piano da lavoro disporre la farina a fontanella e versare al centro di essa le uova, lo zucchero, l’olio, la buccia di limone finemente grattugiata e il sale.
Impastate il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in 4 panetti differenti e con l’aiuto di una macchina per la pasta stendetela in sottilissime sfoglie.
Stendete la pasta e lasciatela asciugare per alcuni minuti spolverandola con della farina di riso (se non l’avete va bene anche la farina normale).
Procedete successivamente con il taglio utilizzando una taglierina per la pizza. Nel frattempo in una pentola, mettete a scaldare l’olio per la frittura che dovrà essere ben caldo.
Una volta che avete ottenuto tutte le vostre chiacchiere, procedete con la frittura che dovrà essere veloce. Tirate fuori dall’olio i vostri dolci appena iniziano ad avere un bel colorito dorato.
Lasciatele raffreddare e, una volta pronte, spolverate con abbondante zucchero a velo.
Le vostre chiacchiere di carnevale sono pronte per i piccoli bambini che accudite durante le ore di babysitting.
