Design riuso e riciclo: l’ecosostenibilità in casa. È possibile trasformare i rifiuti in bellezza? A dar retta alle ultime tendenze in materia di arredo e design, sembrerebbe proprio di si. E da una decina di anni a questa parte, se ne è resa conto anche l’industria, piccola e grande, ponendo l’economia circolare in cima alle agende politiche internazionali.
L’obiettivo del design riuso e riciclo sostenibile è l’eliminazione o la riduzione degli effetti negativi sull’ambiente nella produzione industriale, attraverso una progettazione attenta alle tematiche ambientali.
Cerchiamo innanzitutto di fare chiarezza. Quali sono le condizioni per cui un oggetto possa dirsi ecosostenibile?
Nel mondo dell’arredo/design, dove la questione “eco” non solo è molto sentita, ma può fare davvero la differenza in termini di vendite e fatturati, la soluzione adottata più spesso dalle aziende o dai singoli editori è l’impiego di un materiale riciclato o facilmente riciclabile, in modo che la produzione non abbia impatto sulle risorse naturali esistenti e lo smaltimento del prodotto alla fine del ciclo di vita non danneggi l’ambiente.
In casa, il vantaggio è tutto a favore della riorganizzazione dello spazio, della rinascita di oggetti che, prima, risultavano inutili.
Quali sono i principali materiali utilizzati?
La creatività umana non conosce confini e in linea di principio si può dire che tutto potrebbe essere oggetto di design riuso e riciclo. Tuttavia, per quel che concerne la realtà concreta esistente, ci sono alcuni materiali che più di altri sono oggetto di design ecosostenibile.
Le principali materie prime provenienti da design riuso e riciclo sono alluminio, plastica, plexiglas, pelle, gomma carta e cartone: queste vengono rigenerate con processi di lavorazione innovativi che garantiscono identici standard qualitativi rispetto alle materie prime vergini.
Ma in realtà tutto può avere una seconda vita e trasformarsi in oggetto di design. Dall’artigiano che ricicla bossoli di pistola per trasformarli in gioielli, ai pneumatici trasformati in pavimentazione per aree giochi. Altri esempi di materiali sono le forcine per i capelli, i rotoli di carta, le cassette e i floppy disk oppure i CD con cui vengono realizzati oggetti di design all’avanguardia, fino alle classiche lampadine alogene, che in genere si buttano per essere sostituite da altre a Led o a risparmio energetico e che, sapientemente “aggregate” diventano veri e propri accessori per gli arredi più moderni, così come le lampade recuperate da vecchi barattoli per le conserve.
E’ solo una questione di moda?
Certamente no. Riciclare è un elemento fondamentale per la nostra società. In ogni settore della nostra vita quotidiana dobbiamo imparare una cultura del riciclo e del riutilizzo del materiali di scarto o da buttare.
Da decenni, la produzione e il consumo di massa se da un lato hanno permesso di avere a disposizione qualsiasi prodotto in grandi quantità, dall’altro hanno fatto sì che la salute ambientale e di conseguenza anche quella umana venisse seriamente compromessa.
Dal fare i conti con questa triste realtà, nasce la volontà di concepire nuove metodologie con cui realizzare beni di ogni genere; metodologie che sono 100% naturali e che hanno iniziato a diffondersi prima tra i piccoli artigiani, per poi essere prese in considerazione e applicate anche da molte industrie impegnate nel settore dell’oggettistica e del design. Il sughero ad esempio è uno di questi “nuovi materiali” ecosostenibili e crueltyfree.
Il risultato immediatamente percepibile consiste senza dubbio in una considerevole riduzione dei rifiuti; aspetto questo di non poco conto, se si tiene presente che quasi tutte le regioni italiane hanno difficoltà più o meno importanti in merito alla questione dello smaltimento. Lo studio dei materiali e l’utilizzo di materiali 100% naturali è senz’altro un “fronte” che accomuna oramai sia la moda che il design.
Il futuro del design
Si parla infatti di eco-design o di natural design, per indicare un nuovo modo di concepire la produzione e l’artigianato, in modo che riesca a soddisfare gli standard commerciali, senza determinare però effetti deleteri per l’ambiente. Questo viene assicurato mettendo in atto un processo tanto decantato, ma mai portato avanti fino in fondo: il riciclo. Non solo, il riciclo nel mondo del design diventa arte e creazione artistica. Design, riuso e riciclo diventano quindi un aspetto centrale della nuova produzione.