È possibile assumere una badante h24 per il vostro caro bisognoso di assistenza, che lavori giorno e notte?
E’ evidente che pretendere che una persona lavori giorno e notte non sarebbe possibile, né la legge lo permetterebbe: il Contratto Collettivo Nazionale di riferimento (CCNL Colf), infatti, non consente di stipulare un contratto con una sola badante per più di 54 ore settimanali. Quindi la stessa definizione di badante h24 è errata.
Tuttavia, non tutte le speranze sono perdute. Dipende, infatti, tutto dalle effettive condizioni e bisogni del vostro caro. Occorre fare una distinzione tra assistiti che hanno una necessità di assistenza costante, giorno e notte, ed assistiti che invece non hanno bisogno di cure continue.
L’assistito non ha bisogno di cure continue
Questo è il caso in cui l’assistito la notte dorme e non richiede di cure particolari, ma si preferisce la presenza di una persona anche di notte in caso di necessità.
In questo caso si consiglia l’assunzione di una badante convivente a 54 ore settimanali. L’orario è di con orario di 10 ore lavorative al giorno con una mezza giornata di riposo oltre la domenica, dove le ore indicate sono previste come diurne e la presenza della badante durante la notte è intesa solo come corresponsione dell’alloggio. Per questo motivo non vengono indicate ore notturne. Si parla infatti di fruizione in natura del vitto e dell’alloggio e non di obbligo di assistenza per tutta la notte. Non si parla, quindi, di una badante h24.
SI rammenta che le 10 ore lavorate non possono, sempre per contratto, intendersi continuative ed è necessario riconoscere alla badante qualche ora di riposo nel corso della giornata di lavoro. La mezza giornata di riposo, inoltre, non è stabilita per legge ma può essere concordata tra le parti (c’è chi preferisce avere il giovedì pomeriggio, chi invece il sabato pomeriggio per poter riposare un giorno e mezzo continuativo nel week end).
In questa ipotesi, laddove si preferisca non lasciare da solo l’assistito durante i riposi della badante convivente, e questo vuoto non può essere coperto dai familiari, si dovrà assumere anche un’altra badante in sostituzione dei riposi, con contratto non in convivenza (anche laddove la notte del sabato dorma dall’assistito).
L’assistito ha bisogno di cure continue
In questo caso l’assistito non può essere lasciato solo la notte, o comunque ha esigenze tali da non consentire alla badante un riposo sufficiente al proprio fabbisogno, ed Il contratto in convivenza a 54 ore settimanali non copre tali esigenze.
Si dovrebbero fare, quindi, due assunzioni: una con contratto esclusivamente di assistenza notturna (con contratto a 54 ore settimanali: 9 ore dal lunedì al sabato con riposo la domenica notte), ed una con contratto in full time non convivente (che prevede 40 ore settimanali). Oppure, sempre nel caso di bisogno di assistenza giorno e notte, nella prassi si concordano di assumere due badanti con contratto normale di convivenza non esclusivamente notturna, che poi si alternano, sia per coprire le ore di riposo giornaliere, sia per coprire le giornate di riposo. In questo modo i costi per il datore sono più bassi: è più costoso, infatti, avere un contratto di normale convivenza e uno esclusivamente notturno che due contratti di normale convivenza.
In nessun caso si parla di badante h24.