Nel decreto Cura Italia, in considerazione della chiusura delle scuole, è stato inserito, tra le misure a sostegno del reddito, il bonus babysitter. Si tratta di un bonus specificamente finalizzato all’acquisto di servizi di babysitting e cura della casa.
A tale proposito l’INPS ha emesso la circolare n. 44 del 24 marzo 2020, che fornisce tutte le delucidazioni in merito al bonus babysitter. Cercheremo, di seguito, di riassumervi punto per punto gli aspetti essenziali rimandandovi ai nostri servizi amministrativi laddove abbiate necessità della nostra assistenza per farne richiesta.
A chi spetta il bonus babysitter?
1) Ai lavoratori dipendenti del settore privato,
2) Ai lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 agosto 1995 n. 335;
3) Ai lavoratori autonomi non iscritti all’INPS (subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali
4) Ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato
A partire da quando opera il bonus babysitter?
Le misure trovano applicazione, limitatamente all’anno 2020 e con effetto retroattivo a decorrere dal 5 marzo, data in cui è stata disposta la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, ad opera del D.P.C.M. del 4 marzo 2020, e per il periodo di sospensione delle attività educative e di istruzione.
Qual è l’importo del bonus babysitter?
600 euro, aumentato a 1000 euro per le famiglie monogenitoriali e per sanitari e ricercatori
Quali sono i presupposti?
Il bonus babysitter spetta ai genitori di figli di età inferiore ai 12 anni alla data del 5 marzo 2020, purchè nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore disoccupato, non lavoratore, o beneficiario di altri strumenti di sostegno al reddito (NASPI, CIGO, mobilità, ecc.). Il limite d’età fissato in 12 anni non si applica in riferimento ai figli con disabilità in situazione di gravità accertata. Le agevolazioni sono inoltre destinate anche ai soggetti affidatari del minore. Al riguardo, l’ampliamento deve intendersi riferito ai casi di adozione, nazionale e internazionale, per i quali l’ingresso del minore in famiglia sia verificato alla data del 5 marzo 2020, sia ai casi di affidamento preadottivo.
Come fare la domanda?
La domanda per il bonus babysitter può essere fatta attraverso i servizi online dell’INPS, muniti del PIN dispositivo, delle credenziali SIPID, della Carta di Identità Elettronica o della Carta Nazionale dei Servizi.
La domanda può anche essere inoltrata attraverso il Contact Center Integrato dell’INPS, oppure tramite intermediari o enti di patronato.
I voucher vengono poi forniti attraverso l’acquisto e la successiva attivazione del Libretto di Famiglia sul sito INPS. Sul sito INPS dovranno poi registrarsi anche le babysitter.
N.B.: la babysitter può essere anche la stessa con cui c’è un rapporto di lavoro in corso, nel qual caso può essere remunerata con il bonus le sole ore aggiuntive rispetto a quelle contrattualizzate, o un rapporto di lavoro cessato da meno di sei mesi.