Ecco tutta la documentazione necessaria per assumere un collaboratore domestico secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro.
Negli ultimi anni la ricerca di personale domestico per anziani è andato aumentando, proprio per questo motivo nel luglio del 2013 è andato in vigore il nuovo contratto collettivo per collaboratori domestici e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2016.
Il contratto collettivo nazionale per collaboratori domestici definisce in prima riga le diverse categorie dei prestatori di lavoro.
- PRIMA CATEGORIA SUPER: vi appartengono tutto coloro che sono in possesso di attestati professionalizzanti o diplomi conosciuti, con piene capacità decisionali. Un esempio di questa categoria sono i puericultori diplomati, infermiere, istruttori diplomati.
- PRIMA CATEGORIA: sono tutti colori che in piena autonomia presiedono l’andamento della casa, come ad esempio la governante, il capo-cuoco, assistente agli anziani, assistente all’infanzia.
- SECONDA CATEGORIA: sono i lavoratori che svolgono mansioni inerenti all’andamento della casa con mansioni multiple, ad esempio camerieri, autisti o anche il custode:
- TERZA CATEGORIA: sono tutti quei lavoratori generici come l’assistente ai bambini o agli anziani, colf e badanti.
Qualora il lavoratore fosse addetto allo svolgimento di mansioni multiple, la categoria d’inquadramento sarà del livello corrispondente alla mansione prevalente.
Ogni lavoratore deve avere un regolare contratto di lavoro e esso deve essere redatto secondo le norme vigenti in materia di collocamento.
Il contratto del nuovo dipendente dovrà riportare:
- La data di assunzione
- La durata del periodo di prova (essa può variare a seconda della categoria appartenente del lavoratore, per saperne di più ti consigliamo di leggere il nostro precedente articolo in cui trattiamo nello specifico il periodo di prova)
- Qualifica e anzianità di qualifica
- La retribuzione
- L’orario di lavoro che dovrà svolgere il dipendente con la sua distribuzione durante le ore della giornata lavorativa e settimanale
- La previsione di eventuali spostamenti temporanei per villeggiatura o per altri motivi
- Il periodo concordato per le ferie annuali
- L’indicazione dell’adeguato spazio in cui il lavoratore avrà diritto a poter riporre i propri beni ed effetti personali
- L’eventuale convivenza parziale o totale
L’ultimo punto infine da inserire nel contratto è la tenuta da lavoro, che se prevista, dovrà essere fornita a sue spese dal datore di lavoro.
Andrà allegato all’atto di assunzione inoltre l’attestazione di servizio, la tessera sanitaria, un documento di riconoscimento, degli eventuali diplomi e attestati qualificanti, il certificato penale e il codice fiscale.
Qualora il lavoratore fosse straniero, andranno allegate anche tutte le documentazioni previste dalla legge, come ad esempio il permesso di soggiorno.