Il gioco delle bocce è uno dei giochi più antichi che l’umanità abbia mai conosciuto.
Le prime tracce di questo gioco risalgono al 7000 a.c., nella città di Catal Huyuk in Turchia.
In Egitto anche sono stati rinvenuti dei reperti collegabili al gioco delle bocce, finemente lavorati, risalenti al 3500 a.c.
Lo stesso Ippocrate, in uno dei suoi scritti lo cita ed elogia come benefico alla salute. Dall’imperatore Augusto a Ponzio Pilato tutti nell’antica Roma amavano il gioco delle bocce.
Il vero boom però si ebbe nel Medioevo, dove spopolò. Si giocava in strada, nelle piazze e nei castelli, praticamente ovunque, tanto che nel 1299 a Southampton nacque il club boccistico più antico del mondo: l’Old Bowling Green.
Tuttavia non tutti i regnanti rimasero ammaliati da questo gioco, tanto che molti lo contrastarono come Carlo IV il bello nel 1319, Edoardo III d’Inghilterra nel 1339 ed anche il ben più famoso, per altri motivi, Enrico VIII nel 1511.
L’astio dei sovrani contro questo rivoluzionario gioco, era provocato a causa dell’ozio, del gioco d’azzardo e degli schiamazzi che si creavano. Di contro, invece moltissimi personaggi illustri ne tesserono le lodi, come Erasmo da Rotterdam e Calvino che ne era un accanito giocatore.
Numerosi gli aneddoti storici legati al gioco delle bocce e che lo vede protagonista, come quello di Sir Francis Drake che avvertito dell’imminente arrivo dell’invincibile armata preferì continuare la sua partita di bocce, contro il nostromo, prima di salpare alla volta della battaglia. Fu solamente alla fine del ‘600 che si riuscì ad avere una prima vera regolamentazione del gioco, grazie a Carlo II d’Inghilterra. Nel 1753 a Bologna uscì il primo libretto di regole su questo “pericolo grande delle balle” edito da Raffaele Bisteghi. Il primo maggio del 1873, segna un traguardo importante perché il gioco ha sempre più successo e nasce a Torino la prima società bocciofila italiana. Venticinque anni dopo, sempre nella stessa città, dall’unione di piccole realtà bocciofile di zone limitrofe, viene creata l’unione bocciofila piemontese.
Nel 1904 si redige il 1º regolamento tecnico di gioco ufficiale. Nel 1924 ci fu la svolta, il gioco delle bocce arriva alle olimpiadi e in suo onore viene svolto un torneo, dove si sfidarono le nazionali dell’Italia, della Francia e infine del principato di Monaco. In due anni, le bocce raggiunsero un riconoscimento del CONI. Finalmente, dopo più di 7000 anni il gioco delle bocce può considerarsi una disciplina sportiva. In Italia, due sono le principali modalità di gioco svolte: la “RAFFA” e il “VOLO”.
Il 1946 e il 1950 sono altre due date che questo gioco deve annotare: la prima segna la nascita della federazione internazionale del volo, mentre la seconda, il 1950, segna quella della federazione internazionale della raffa. Ma il vero momento importante é il 1985, con la nascita della confederazione mondiale e il conseguente riconoscimento del CIO.
Il gioco delle bocce è spesso associato ai nostri nonni, viene considerato il gioco della terza età, ma non è così anzi!
Il gioco si divide in quattro specialità: la raffa e il volo citate già prima e in più ha come specialità la petanque e le bocce alla libera. Giocare a bocce può essere molto semplice quanto difficile:
I giocatori durante una partita di bocce possono essere in due per giocare uno contro uno, oppure tre, quattro fino ad un massimo di dieci ( per le bocce alla libera) che andranno a giocare in squadre. Gli strumenti di gioco sono le cosiddette bocce solitamente in bachelite. Lo spazio di gioco è delineanti da corsie, che formeranno il cosidetto campo di gioco.
Passando a parlare delle regole: il tutto consiste nel tirare a turno le bocce cercando di avvicinarsi il più possibile al boccino (o pallino). Per far rimanere la propria boccia il più vicino possibile al pallino, è possibile lanciare la propria boccia contro una avversaria per cercare di allontanarla.
Andando nello specifico, esistono due tipologie di lancio:
- L’accosto (chiamato anche punta) è il lancio di precisione che ha l’obiettivo di far arrivare la boccia il più vicino possibile al boccino
- La bocciata che si divide in due specialità, la raffata e il volo. È un tipo di lancio che viene effettuato con una maggiore forza, per colpire le bocce avversarie.
La mossa più difficile di questo gioco si chiama “BIBERON” e consiste nel tirare la boccia a circa 5mm dal boccino. I punti durante una partita si assegnano alla squadra (o al giocatore in caso di partita in singolo), che al termine di tutti i lanci avrà accostato maggiormente la sua boccia al pallino. Qualora anche la seconda boccia più vicina appartenesse alla stessa squadra, verrà assegnato un secondo punto. La partita termina nel momento in cui una delle due squadre avrà totalizzato 12 punti.
Da menzionare infine, per concludere è l’appuntamento a Latina con il Memoriale Eliseo Testi, torneo nazionale di gioco delle bocce che si svolgerà il 20.03.2016.