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Steiner: il metodo pedagogico

Steiner: il metodo pedagogico

Dopo il metodo Montessori, passiamo ad illustrare il metodo pedagogico di Steiner, così da raccontare i vari approcci educativi che le scuole possono utilizzare con i nostri bambini.

Il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, per tutta la vita dalla vita stessa.” affermava Rudolf Steiner.

La pedagogia steineriana è un approccio educativo inventato da Rudolf Stainer nel 1919. Questo metodo può anche essere chiamato “metodo Waldorf”, dal nome di una fabbrica di fiammiferi, in cui proprietario affidò al pedagogista il compito di istruire i figli degli operai.

In Italia si contano circa 25 istituti situati sopratutto al nord, che accompagnano il bambino nell’istruzione dall’asilo fino al compimento dei 18 anni.

Il metodo di Steiner è improntato al nutrimento dell’animo umano, così da poterlo rendere libero relegando l’apprendimento in secondo piano. Viene attribuita una grande importanza all’immaginazione, fin dalla più tenera età.

Alla base del metodo Waldorf troviamo l’antroposofia ovvero la convinzione che la pedagogia dovesse basarsi principalmente sulle esperienze di vita. Steiner riteneva che il bambino viene al mondo dopo aver vissuto una esistenza pre-terrena ed il suo spirito deve essere aiutato ad orientarsi nel mondo fisico.

Le lezioni di questo metodo avvengono seguendo sempre uno schema specifico: esercitazione, elaborazione e acquisizione. Tale successione viene ripetuta nell’arco della giornata e ripresa la mattina seguente cogliendo le nozioni che il bambino ha immagazzinato durante la notte.

Vengono proposte al bambino attività di gruppo che portano al confronto e allo scambio di conoscenze così da ampliare attraverso l’esercitazione il bagaglio culturale, proprio per questo pace, tolleranza, multiculturalismo etnico e religioso, diritti umani e democrazia sono valori molto importanti.

Le scuole con il metodo Steiner subiscono un ciclo differente rispetto al normale ciclo scolastico classico poiché prevede tre cicli di 7 anni ciascuno.

Il primo settennio parte dai 0 ai 7 anni e prevede che i bambini imparino a camminare, parlare e pensare e debbano essere protetti da stimoli esterni non adeguati alle loro esigenze. È infatti molto sconsigliato l’utilizzo di televisori ed apparecchi elettronici da parte dei bambini che seguono questo tipo di metodo pedagogico.

I temi principali delle lezioni sono il gioco, le fiabe, la musica e attività artistiche.

Il secondo settennio corrisponde all’incirca al periodo che va dalla 1 elementare fino alla terza media. Per tutti i sette anni gli alunni avranno lo stesso maestro, a cui si affiancheranno ulteriori insegnanti nel corso del ciclo.

Le prime due ore della giornata sono dedicate alle materie principali e solamente dopo l’intervallo si passa alle attività artistiche, linguistiche, manuali e motorie. Tuttavia vi è un metodo di approccio inusuale per alcune materie. Eccole nel dettaglio:

Storia: Alla base dell’insegnamento della storia nei primi tre anni di scuola vi sono le fiabe, leggende e letture dall’Antico Testamento. Dal quarto anno invece si passa a trattare la mitologia nordica, nel quindo le culture orientali, nel sesto le civiltà Greche e Romane. Nel settimo anno invece si arriva a trattare il Medioevo e Rinascimento e all’ultimo anno il tema percorre gli ultimi secoli, dalla Rivoluzione Francese ai giorni nostri.

Geografia: si inizia con l’osservazione della natura per poi essere successivamente approfondita. Dal quarto anno si inizia a trattare la geografia locale, per poi passare al quinto anno dove si studiano i popoli ed i territori più lontani. Nel sesto e settimo anno il metodo diventa più scientifico ed antropologico.

Lingue straniere: Le lingue straniere fin dal primissimo anno vengono insegnate attraverso canzoncine e filastrocche. Negli anni successivi vengono invece introdotti i primi fondamenti di grammatica, fino ad arrivare alla completa comprensione scritta e parlata della lingua.

Scienze: nei primi tre anni la scienza viene introdotta sempre attraverso fiabe ed immaginazione. Nel quarto anno si iniziano antropologia e zoologia, nel quinto la botanica, nel sesto geologia e fisica e nell’ultimo anno vengono introdotte astronomia, chimica, scienza della nutrizione e meteorologia.

Lavori manuali: per tutta la durata del settennio i bambini svolgono attività manuali come uncinetto, ferri, lavori al telaio, ricamo e infine cucito, con la realizzazione di interi costumi per le recite scolastiche.

Nell’ultimo settennio, ossia quello della scuola superiore, il maestro unico viene ora sostituito da un team di professori specializzati. Le materie scientifiche ed umanistiche vengono affiancate da quelle artistiche e manuali. Infine durante l’ultimo anno tutti gli alunni frequentano uno stage lavorativo di due o tre settimane presso un azienda italiana o all’estero.

 

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