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Singhiozzo: causa e cura

Singhiozzo: causa e cura

Il singhiozzo è provocato da una contrazione involontaria del diaframma che si ripete in modo insistente.

Il singhiozzo è provocato da una contrazione involontaria del diaframma che si ripete in modo insistente. Molteplici sono le cause per cui viene il singhiozzo, come ad esempio quando si mangia troppo in fretta o anche quando si passa velocemente dal caldo al freddo o viceversa. Avviene quando il nervo frenico ossia quello che controlla il diaframma riceve uno stimolo che viene trasmesso al muscolo.

Le nostre nonne ci dicevano fin da piccoli che per far passare il singhiozzo il rimedio più efficace è quello di prendere uno bello spavento. La domanda più spontanea era: cosa c’entra la paura con il singhiozzo? dopotutto dietro ogni detto popolare c’è sempre un pizzico di verità ed infatti la motivazione risale al fatto, che durante un attimo di intensa paura, può capitare di trattenere il fiato, cosa realmente efficace durante il fenomeno.

Altro rimedio può anche essere quello di ingerire, un paio di cucchiaini di succo di limone (è possibile anche aggiungere dello zucchero). È noto infatti, che il gusto aspro dell’agrume possa distrarre le terminazioni nervose e quindi risolvere velocemente il problema del singhiozzo.

Come affermato sopra una delle maggiori cause per cui viene il singhiozzo è sicuramente quello di mangiare troppo veloce. Quindi sia per prevenire che per curare il problema, è consigliabile mangiare, sicuramente più lentamente e anche di masticare a lungo ogni boccone. Mangiando in fretta si rischia di ingerire aria, che può infastidire il nervo frenico.

Singhiozzo nei neonati e nel feto

Vi sono alcune circostanze in cui è possibile riscontrare il problema anche all’interno del feto, perché questo problema non è legato solamente a dopo la nascita, ma è possibile riscontrarlo anche in gravidanza.

È infatti importante sapere che il piccolo, già dai primi mesi nelle pancia della mamma, può cominciare a singhiozzare, ancora prima di iniziare la respirazione vera e propria. Secondo gli esperti, questo evento determina il momento (o gli ultimi giorni) prima del parto, quando il bambino si prepara alla nascita, allenandosi a muovere la gabbia toracica per respirare. Inoltre il singhiozzo ha anche una funzione protettiva per il feto, ossia quella di impedire al liquido amniotico di entrare nei polmoni nelle prove di respirazione. È possibile accorgersi che il piccolo, ancora nella pancia della mamma, ha il singhiozzo mettendo una mano sul ventre e avvertendo una serie di piccole scosse.

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