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È possibile assumere una donna in gravidanza?

È possibile assumere una donna in gravidanza?

Spesso ci si domanda se la normativa italiana, preveda la possibilità di assumere una donna in gravidanza.
Qui di seguito tutta la normativa.

È possibile assumere una donna in gravidanza? Una sentenza della cassazione ha stabilito che è possibile assumere una donna durante la gravidanza (anche al nono mese) e che questa, all’atto di assunzione, può omettere di essere incinta.

Secondo la normativa vigente, alla donna in stato interessante, spetta un congedo obbligatorio chiamato periodo di maternità che comprende: i due mesi precedenti al parto ( con la possibilità di arrivare anche al 9 mese, tramite certificazione di un medico che attesti il buono stato di salute della donna e del feto), il giorno del parto e anche i tre mesi successivi alla data di nascita del bambino. Tuttavia, nella normativa, non è disposto alcun divieto verso la possibilità di assumere una donna in gravidanza.

È infatti importante notare come una sentenza della cassazione (la n. 13692 del 2015) vieti il licenziamento di una dipendente incita, anche se all’atto di assunzione ha omesso al datore di lavoro del suo stato interessante.

Stesso discorso è valido per chi ha partorito da poco tempo (ovvero entro il primo anno di età del bambino).

Grazie  a questa sentenza della Cassazione viene avvalorato ciò che era stato già stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 61 del 1991. Questo provvedimento, determinava che la gestante o puerpera, non poteva essere licenziata, poiché non vi era una giusta causa per la cessazione di un rapporto lavorativo. È stato inoltre precisato, all’interno del provvedimento, che alla donna in gravidanza spettavano “misure legislative dirette non  soltanto alla conservazione dell’impiego, ma anche ad evitare che nel relativo periodo di tempo intervengano, in relazione al rapporto di lavoro, comportamenti che possano turbare ingiustificatamente la condizione della donna ed alterare il suo equilibrio psico-fisico, con  serie ripercussioni sulla gestazione o, successivamente, sullo sviluppo del bambino

Per questo motivo, è da sottolineare che la sentenza n. 13692 del 2015  potrebbe ostacolerebbe la piena attuazione del diritto di parità di trattamento tra due dipendenti di diverso sesso, come stabilito dall’art. 37 della Costituzione Italiana: «La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione».

Questi chiarimenti giuridici ci permettono di dare una risposta alla domanda posta in precedenza: È possibile assumere una donna in gravidanza?

La risposa è SI! Si può assumere una gestante o puerpera secondo le norme e le garanzie di legge. Tuttavia molti imprenditori, sono reticenti nell’assumere, anche a tempo determinato, una donna incinta poiché potrebbe portare ad una serie di problematiche tra cui dei controlli, da parte dell’ispettorato del lavoro, verso possibili simulazioni di assunzione.

Questa potrebbe infatti essere finalizzata esclusivamente al percepimento dell’indennità economica di maternità, che come già affermato, scatta dall’8 mese di gravidanza.

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