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Come assumere un lavoratore domestico

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Come assumere un lavoratore domestico? II lavoratori domestici sono tutti quei lavoratori che prestano il loro servizio per il funzionamento della vita familiare: badanti, colf, babysitter, ecc.. Come per qualsiasi altro lavoratore, l’assunzione di un lavoratore domestico necessita di una procedura a cui il datore di lavoro deve attenersi per non incorrere in pesanti sanzioni.

E’ un percorso ad ostacoli, per superarlo l’informazione è tutto: di seguito, un vademecum su come assumere un lavoratore domestico.

Innanzitutto, prima dell’assunzione, sia il datore di lavoro che il lavoratore devono adempiere a diversi obblighi a seconda della provenienza e della cittadinanza del lavoratore, e quindi reperire la documentazione necessaria per instaurare il rapporto di lavoro.

Dopo aver acquisito i documenti necessari per l’assunzione di un lavoratore domestico, si concordano le condizioni per stipulare in forma scritta il contratto di lavoro. Fatto questo il datore di lavoro deve formalizzare gli accordi assunti con il lavoratore in una lettera di assunzione.

Il datore di lavoro è quindi tenuto a comunicare entro dei tempi stabiliti l’instaurazione del rapporto di lavoro presso l’NPS.

Quale documentazione procurarsi?

Per definire correttamente come assumere un lavoratore domestico, ed avviare correttamente la pratica  di assunzione, i documenti da produrre –sia da parte del datore di lavoro che da parte del lavoratore- sono i seguenti:

Se con cittadinanza italiana:

  • Carta d’identità
  • Codice fiscale

Se non in possesso della cittadinanza italiana, necessitano, oltre ai precedenti anche:

  • Passaporto
  • Carta o permesso di soggiorno in corso di validità. in caso di permesso scaduto è necessario il cedolino attestante la richiesta di rinnovo;

Cosa deve contenere la lettera di assunzione?

Gli elementi che la lettera di assunzione deve contenere sono i seguenti:

  • eventuale durata del periodo di prova (se concordato, ma non necessario);
  • esistenza o meno della convivenza;
  • durata dell’orario
  • sede di lavoro;
  • trattamento economico;
  • mansioni
  • inquadramento contrattuale.

Rinviando per le altre condizioni contrattuali alle previsioni del Ccnl lavoro domestico.

La comunicazione all’INPS

Dal 29 gennaio 2009 la comunicazione di assunzione si presenta all’INPS entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro. La comunicazione ha efficacia anche nei confronti dei servizi competenti, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute, dell’INAIL e della prefettura/ufficio territoriale del Governo.

Qualunque sia la durata del lavoro, la comunicazione all’INPS è obbligatoria anche per il periodo di prova e se:

  • il lavoro è saltuario o discontinuo;
  • il lavoratore è già assicurato presso un altro datore di lavoro;
  • il lavoratore è già assicurato per un’altra attività;
  • il lavoratore è di nazionalità straniera;
  • il lavoratore è titolaredi pensione.

Si precisa che l’annullamento di una comunicazione di assunzione è consentito entro cinque giorni dalla data indicata quale inizio del rapporto di lavoro. Superato questo termine, sarà possibile comunicare solo la cessazione.

Non è necessario procedere alla comunicazione di assunzione secondo le modalità qui indicate nel caso in cui il datore di lavoro domestico intenda fare ricorso a prestazioni di lavoro di tipo accessorio (tipologia contrattuale introdotta con la riforma Biagi e utilizzabile anche per il lavoro domestico).

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Autore

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