Il lavoro in nero è un rischio, sia per il datore di lavoro che per il lavoratore stesso. Ecco tutte le sanzioni che potreste ricevere.
Per lavoro in nero s’intende una prestazione di lavoro svolta in assenza di contratto, quindi tale lavoro è da ritenersi non regolamentare.
Il lavoratore che svolge un lavoro in nero, oltre a rischiare delle multe non gode di nessuno copertura assicurativa e previdenziale.
Dall’altro lato troviamo il datore di lavoro che assumendo in maniera non regolamentare non paga, quindi, le imposte sui rapporti lavorativi.
Lo stato per contrastare questa tipologia di lavoro ha imposto sanzioni sia per il lavoratore che accetta un lavoro in nero, sia per i datore di lavoro che lo promuove.
La prima sanzione che da segnalare porta il nome di MAXISANZIONE:
Questa viene applicata nel caso in cui il datore di lavoro abbia alle dipendenze dei lavoratori la cui assunzione non è stata comunicata al centro per l’impiego.
Secondo il decreto attuativo del Job Act del 4.11.2015, tale sanzione equivale ad 1500€ fino ad arrivare ai 9000€ per ogni lavoratore che sia stato impiegato fino a 30 giorni.
La sanzione per il lavoro in nero aumenta dai 3000€ ai 18.000€ se i giorni di lavoro svolto vanno dai 31 ai 60 giorni, mentre si ha una sanzione pari ai 6000-36.000€ se il lavoratore non registrato abbia svolto una prestazione lavorativa superiore ai 60 giorni.
A tali somme va aggiunta la cifra di 195€ per ogni giorno di lavoro svolto dal dipendente. Se i dipendenti sono stranieri o minori di 18 anni, sono previste delle sanzioni maggiorative.
La multa applicata cambia nel momento in cui venga scoperto un rapporto lavorativo che in passato non era regolamentare. In questo caso tuttavia è possibile applicare la norma solamente nei casi che non siano anteriori a 5 anni. Tali sanzioni equivalgono a cifre che vanno dai 1950€ fino ai 15.000€ con l’aggiunta di 39€ per ogni giornata lavorativa svolta.
Insieme alla MAXISANZIONE è possibile anche applicare altre multe che variano a seconda delle violazioni svolte.
- evasione contributiva – è da considerarsi aumentata del 50%.
- È possibile da parte delle autorità competenti sospendere l’attività produttiva nel caso i lavoratori in nero siano maggiori o pari al 20% del totale dei lavoranti.
Per evitare la multa bisogna pagare una somma pari a 1950€ nel caso di lavoro irregolare e di 3250€ per la sospensione dell’attività.
Oltre a quelle dell’agenzia delle entrate ci sono le sanzioni applicabili dall’INPS che se accertate le violazioni, applicherà una sanzione pecuniaria pari a 100€ fino ad arrivare ai 500€.
In caso di mancata iscrizione del lavoratore domestico la sanzione da applicare va dai 100€ ai 150€ per ogni lavoratore che svolge lavoro in nero.