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BabySitter: benvenuta in famiglia!

BabySitter: benvenuta in famiglia!

Più volte abbiamo affrontato il tema dell’arrivo di una nuova babysitter. Oggi vogliamo cambiare prospettiva e ci mettiamo nei panni della futura collaboratrice che arriva in famiglia. Ecco alcuni accorgimenti e consigli.

Già dal primissimo incontro mostratevi sicure di voi e cercate di avere un rapporto con il bambino senza mai forzarlo. Il giorno del vostro colloquio come babysitter la mamma tenderà a tenere il bambino in grembo, in modo che il piccolo si sentirà al sicuro, essendo in presenza di un adulto estraneo.

Il primo avvicinamento con il bambino dovrebbe avvenire proprio in quest’occasione; se il bambino non risulta infastidito dalla vostra presenza, potete provare a chiedere al genitore di lasciarlo giocare sul pavimento, in modo da poter concentrare maggiori attenzioni su di lui.

Questo tipo d’interazione dovrebbe continuare anche nei successivi colloqui, cercando di organizzare appuntamenti anche fuori casa, così da garantire un rapporto di conoscenza graduale tra di voi (la babysitter) e il bambino.

Durante i primissimi incontri la mamma vi potrebbe proporre di allontanarsi per facilitare l’interazione con piccolo: diffidate perché dovrebbe allontanarsi solamente quando si è instaurato un rapporto di complicità tra di voi e il bambino.

Non appena sarete riusciti a guadagnarvi la sua fiducia e affetto, la mamma potrà cominciare a lasciarvi soli; assicuratevi sempre che saluti suo figlio prima di lasciare la stanza perché un allontanamento repentino potrebbe causare crisi di pianto.

Qualora queste avvenissero in ogni caso, la madre potrà consolare il figlio con coccole e frasi dolci, senza però desistere dal lasciare soli voi e il bambino.

Un accorgimento da avere sul momento dell’abbandono da parte dei genitori, è quello di non far mai inventare bugie o pretesti, come ad esempio frasi “vado un attimo nell’altra stanza, mamma torna subito, te rimani con la babysitter”, per non far piangere il bambino e uscire di nascosto. Questo comportamento, porterebbe solamente ad avere un rapporto di sfiducia con il piccolo.

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