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Quando la mamma rientra al lavoro

Photo by Sai De Silva on Unsplash

Quando la mamma rientra al lavoro dopo la maternità è sempre un momento critico, difficile e stressante sotto tutti gli aspetti: da quello dell’organizzazione a quello psicologico a causa del distacco dal bambino, e per il bambino a causa del distacco dalla mamma.

Quando la mamma rientra al lavoro: ecco quindi un piccolo vademecum con alcuni consigli per gestire questo delicato momento di cambiamento.

I consigli per il bambino:

Quando la mamma rientra al lavoro: il bebè dovrà passare alcune ore della giornata in un ambiente non conosciuto e non familiare (quando inserito al nido), o affidato ad una persona che si occuperà di lui, familiare o meno (nonni o babysitter).

Questo distacco è importante che sia gestito in modo tale da garantire che possa sostenere adeguatamente lo sviluppo senso motorio, affettivo e cognitivo del bambino

Per questo è fondamentale che il bambino possa vivere al meglio il fatto di essere lontano da casa e/o affidato a mani estranee è fondamentale. Prima regola per un buon risultato è non avere fretta, e non cercare di accelerare i tempi. Far proprio l’ambiente dal punto di vista biologico, psicologico, emotivo, sensoriale e cognitivo, è una prova pesante per un bambino ed è importante riconoscere la grande fatica che egli vive anche nella situazione migliore. Ben venga, quindi, tutto ciò che può favorire un nuovo ambientamento, non dimenticando mai che “Un bambino non è un pacchetto da depositare e poi riprendere, è una persona che ha il diritto di esprimere le sue emozioni”, e di avere il tempo e di trovare il modo per farlo.

I consigli per la mamma

Quando la mamma rientra al lavoro, vivrò anche essa con difficoltà questo distacco. E’ bene, allora, che esso venga previsto e pianificato con largo anticipo. In che modo?

  • Nei primi mesi con il bebè, non tappatevi in casa, e anche quando siete in casa ricordatevi di voi stesse. Per quanto possibile, ricavatevi dei momenti tutti per voi per non dimenticarvi chi siete al di là della esperienza della maternità. Un bagno caldo, una uscita ai giardinetti dove confrontarvi con altre mamme, ecc.
  • datevi tempo per decidere a chi lasciare il bimbo in vista del rientro al lavoro. E’ fondamentale essere ben sicuri della soluzione individuata per l’accudimento del piccolo. Nidononni o tata, non importa: quello che conta è non avere ansie e dubbi sulla scelta compiuta.
  • Se le condizioni lo permettono, ricominciate a lavorare in maniera graduale. Il passaggio dalla vita a casa, tutto il giorno insieme al bimbo, al ritorno al mondo professionale non è certo semplice, ed un rientro gestito a piccoli passi può rivelarsi determinante per la serenità vostra e del vostro bambino.
  • Abbiate fiducia nel vostro piccolo. I bambini sono come degli elastici: hanno una enorme capacità di adattamento, spesso al di là della nostra comprensione. Se ben gestito, il vostro bambino si adatterà alla nuova situazione molto prima di quanto possiate immaginare.
  • Mantenete la calma. Non trasmettete al bambino la vostra ansia, e se è in grado di comprendere, spiegategli con parole semplici che una novità è sempre fonte di opportunità. Alle prime uscite, non sparite senza salutarlo, ma piuttosto fatevi accompagnare da lui alla porta e spiegate che sarete presto di ritorno. Poi aprite la porta, prendete fiato, e andate senza ripensamenti. La vostra sicurezza gli sarà di grande aiuto.

Ricordate sempre che non siete supereroi, siete mamme, donne, esseri umani. Delegare è la parola d’ordine, ed il senso di colpa va lasciato fuori dalle mura domestiche.

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Autore

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