I contributi INPS: cosa sono? Sono versamenti obbligatori, a cadenza trimestrale, che vengono calcolati sulla base delle ore retribuite nel trimestre e della retribuzione oraria effettiva, da eseguire a favore dell’ente preposto, destinati al finanziamento di prestazioni previdenziali o assistenziali.
I contributi INPS previdenziali vengono versati all’INPS (per quanto riguarda il settore privato) o all’INPDAP (per quanto riguarda il settore pubblico), per ottenere le prestazioni pensionistiche alla fine della vita lavorativa.
I contributi INPS assistenziali vengono versati all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) o all’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) per ottenere una copertura dei rischi connessi a malattie ed infortuni sul lavoro.
I contributi previdenziali
Chi assume colf, badanti, baby sitter e altri lavoratori domestici deve versare i contributi INPS previdenziali . Il versamento dei contributi INPS è sempre obbligatorio, e decorre dall’inizio dell’attività lavorativa della Vostra collaboratrice domestica. Pertanto, i versamenti devono comprendere anche il periodo di prova che, a norma di CCNL, può al massimo durare due settimane.
Questo onere contributivo incombe sia sul lavoratore, che sul datore di lavoro, che dovrà provvedere obbligatoriamente a versare le trattenute all’ente previdenziale alle seguenti scadenze:
- dal 1 al 10 aprile i contributi del I trimestre
- dal 1 al 10 luglio i contributi del II trimestre
- dal 1 al 10 ottobre i contributi del III trimestre
- dal 1 al 10 gennaio dell’anno successivo i contributi del IV trimestre (contributi su stipendi periodo ottobre-dicembre anno precedente)
Il versamento può essere effettuato facendosi inviare a casa dall’INPS i bollettini MAV, da pagare alla Posta oppure tramite la tua banca online, oppure pagando on line direttamente sul Portale dei Pagamenti dell’INPS, selezionando l’opzione “Lavoratori domestici”.
Per calcolare i contributi INPS, la tredicesima e le ferie, l’INPS rende disponibile ai datori di lavoro un software di simulazione per il calcolo dell’importo esatto da versare:
(https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?iiDServizio=2927).
L’Istat ha inoltre comunicato una variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati nel 2016 e 2017 pari all’1,1%.
Sono state quindi determinate le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi dovuti per i lavoratori domestici nel 2018.
I contributi si versano:
– per tutti i giorni retribuiti
– per tutte le ore effettivamente lavorate nel corso del trimestre
– per le ore relative a periodi di assenza comunque retribuita.
I contributi INPS sono deducibili
Gli importi versati per pagare i contributi INPS per la tua collaboratrice domestica (colf, babysitter, badante, ecc.) sono deducibili dal reddito del datore di lavoro, fino a un massimo di Euro 1549,37, tenendo conto che possono essere dedotti esclusivamente gli importi versati dal datore, e non anche quelli a carico del lavoratore, quindi fate attenzione quando effettuate il calcolo.
Inoltre possono essere dedotti solo ed esclusivamente i versamenti effettuati nell’anno per cui state facendo la dichiarazione. A tal fine fa fede non la data di versamento, ma la data di scadenza.